E’ domenica, il sole è caldo il mare è buono, si esce in mare dal porto di Sorrento con Ligeia, diretti allo Scoglio Penna. Compagni d’immersione gli immancabili Gigi e Giovanni, affiancati da Mariangela con la sua famiglia al completo: papà Mario al timone e mamma Manuela … al sole!
La navigazione procede tranquilla verso Punta Campanella e finalmente superata la Baia di Jeranto giungiamo allo Scoglio Penna.
Qualche onda disturba l’ingresso in acqua che viene effettuato in rapida successione da tutti i sub dal lato interno dello scoglio. Rapido check in superficie e subito giù a -6 mt, entriamo nel buco tappezzato di Astroides che affraversa lo scoglio e ci tuffiamo nel blù in direzione della foresta di Paramuricee che si trova a -35 mt.
Nella discesa incontriamo un piccolo branco di Saraghi fasciati che si apre al nostro passaggio. L’acqua ha una discreta visibilità e ci fermiamo a fare qualche foto di gruppo. Mi attardo rispetto ai compagni per eseguire alcuni scatti in solitudine alle Gorgonie rosse e ai rosei Guarracini che volteggiano tra i fitti rami. Lì vicino una stella abbastanza rara si staglia con il suo giallo colore dal fondo marroncino.
Recupero rapidamente “l’acqua perduta” e mi aggrego nuovamente alla comitiva e raggiungiamo la parte interna della scoglio sorvolando sul pianoro a -16 mt da cui si stagliano numerosi grosso massi ricoperti di fitta fauna coralligena. Spugne, Ascidie Briozoi tappezzano ogni cm2 di roccia. Proseguiamo per completare il periplo dello scoglio e giungiamo in una zona in cui le pareti sono ricoperte dalla verdissima algaCaulerpa racemosa che trasforma il paesaggio in quello del desktop di Windows!!!
Doppiata la parete ritorniamo all’altezza del buco passante e dopo aver salutato nuovamente il branco di Saraghi fasciati percorriamo nuovamente il tratto nel senso opposto per ritornare dove ci siamo immersi dove ci attende Mario a poppa di Ligeia per aiutarci nella risalita a bordo. Al termine della svestizione cogliamo l’occasione, mentre Mariangela accompagna in immersione un OWD, per fare un bagno nella Baia di Jeranto con la sua acqua cristallina.