Sabato sera, la giornata è stata soleggiata e limpida, il mare calmo e cristallino dopo alcuni giorni di grecale. L’amico Roberto è pronto e mi passa a prendere sotto casa, ci dirigiamo al garage per andare a prendere le bombole e cambiare auto e poi a casa di papà per prenderlo. Giungiamo alla Marina Grande e con sorpresa scopriamo che il pontile è soggetto a lavori ed è interdetto al passaggio. No problem, ci tufferemo dal lato della spiaggetta all’interno del porto. Parcheggiamo l’auto in un posto comodo, vicino alle scalette che portano sulla spiaggia e mentre Roberto monta il Gav alla sua bombola … mi accorgo di aver dimenticato la zavorra!!! Li lascio momentaneamente lì giù e scappo in garage a prendere i piombi. Ritornato al porto, mi preparo rapidamente e ci immergiamo nell’acqua limpida ma freddissima. La temperatura esterna è rigida, circa 7°C, ma non ci scoraggia assolutamente. Scattiamo qualche foto ricordo prima di abbandonare la spiaggia per l’immersione.
Costeggiamo la scogliera e passiamo sotto le canne di alcuni pescatori chiedendo il permesso; raggiungiamo subito il fondo a circa -20 m. Il paesaggio è pieno di menole che sfrecciano allontanandosi dal fascio delle nostre torce. L’acqua è veramente cristallina e procediamo in direzione della parete della Punta del Capo. Subito un ghiozzo addormentato si lascia fotografare, poi delle antedon su una sporgenza. Alcune Pinna nobilis e numerose triglie. In mezzo al fango si distingue la sagoma inconfondibile dell’Andresia partenopea e poi un polpo moscardino che passeggia in cerca di qualche preda. Un’occhiata Oblada melanura spaventata dalla lampada si corica sul fondo e ancora più avanti una grossa stella Astropecten mostra i suoi lunghi aculei.
Roberto mi segue da vicino e spesso mi indica con la sua potente torcia alcuni soggetti da fotografare. Incontriamo un piccolo gronco e poi, giunti a ridosso della parete, dove il fondale comincia a cambiare ed i sassi si sostituiscono alla sabbia e al fango, incontriamo un bellissima femmina gialla di cavalluccio marino adagiata sul fondo. Dopo qualche scatto si sposta e colgo l’occasione per qualche fotografia con lo sfondo nero. Salutiato il simpatico pesciolino Roberto mi mostra una seppia mimetizzata sul fondo. Pochi metri più in là ancora un cavalluccio marino, questa volta un maschio marrone attaccato con la coda ad una fune. Ancora altre foto e poi a malincuore decidiamo di invertire il percorso per rientrare alla base. Proseguiamo abbastanza rapidamente, incontriamo una murena in caccia tra le pietre ed una Alicia mirabilis di piccole dimensioni che si richiude appena illuminata. L’immersione è ormai terminata, siamo sotto la scogliera in prossimità della punta dove erano i pescatori e vediamo una grossa perchia ed un bel sarago nascondersi tra i massi frangiflutti. A pochi centimetri d’acqua infine, una lepre di mare, Bursatella leachii, striscia sul fondo fangoso alla ricerca di cibo.
La serata è stata stupenda e resterà memorabile per il doppio incontro “ippico”.
26 Gennaio 2008