La luna piena splende nel cielo libero da nuvole, l’aria è calda ed il mare calmo come l’olio … siamo ancora una volta a bordo di Ligeia, pronti per un tuffo notturno. La torrida giornata lavorativa si conclude nel migliore dei modi con un’immersione alla Baia di Puolo, la barca è piena di sub alla loro prima esperienza d’immersione notturna. Con me stasera due ottimi compagni d’immersione … “Quelli della Notte” – Mike e Michela. Siamo infatti i primi a tuffarci sul pianoro esterno alla punta di Puolo anticipando il resto del gruppo, il fondale è roccioso con alcune zolle di Posidonia oceanica molto rigogliose. L’acqua è particolarmente limpida anche a causa della leggera corrente contraria che affrontiamo per rientrare all’interno della baia. Le potenti lampade alogene dei miei compagni fendono l’acqua buia, ad un tratto un gruppo nutrito di calamari si avvicina e si lascia ammirare per qualche istante ma, prima che possa scattare una foto, si dilegua in un attimo. Scendiamo lungo la parete rocciosa fino a circa -30 m. e perlustriamo ogni anfratto in cerca di un bel gattuccio. Le tane sono vuote, mi aspettavo di vedere qualche grosso sarago, forse sono più in profondità dove l’acqua è più fredda. Dalla roccia spuntano le inconfondibili antenne bicolori di un’aragosta, in ogni buco sono presenti gamberetti e castagnole, tantissimi scorfanetti e qualche sarago fasciato; la roccia è ricoperta dalle margherite di mare, da spugne e briozoi dai mille colori. Mike mi mostra una dromia intenta a brucare le alghe dal fondo, poco più in là una rara Pinna rudis abbarbicata nella roccia. Siamo ormai giunti all’interno della Cala di Puolo ed è tempo di riemergere dopo oltre 60 minuti, sono ormai quasi tutti in superficie quando, risalendo, incontro una piccolissima occhiata che si lascia docilmente fotografare in mille posizioni; una volta soddisfatto del risultato, riemergo all’interno della baia illuminata dalla luna.