Marco Gargiulo

21 maggio 2011 Punta del Capo

Due mesi senza mare sono proprio tanti … e la conferma viene dal fatto che … stamattina ho cercato invano il mio computer subacqueo Aladin, prima di andare al porto dove mi attendeva Ligeia ed il suo equipaggio!

La giornata è iniziata presto con la telefonata dell’amico Mimmo che mi annunciava che sarebbe stato sotto casa mia tra una trentina di minuti … poco più tardi mi richiama chiedendomi scendere perchè è già arrivato! La giornata è soleggiata ed anche lui in compagnia dell’amico Enzo, ha deciso di andare a fare una bella immersione. Peccato non poter andare con loro perchè non c’è disponibilità di posto in barca. Mimmo da GRANDE AMICO mi consegna la sua custodia Igloo con la Nikon D700 per prestarmela, visto che sono al momento sprovvisto della mia custodia che ho venduto per acquistarne una nuova … mi chiede di provarne la tenuta, poichè è ferma inutilizzata da tempo, avendo acquistato una bellissima Nikon D3 con custodia. Risalgo a casa e preparo anche la mia fotocamera compatta Nikon S3000 e mi precipito al garage per raccogliere l’attrezzatura subacquea. Alle 9:35 sono al porto solo con un leggerissimo ritardo sull’appuntamento. Ad attendermi oggi il comandante Mario, Andrea e Joaquim con alcuni clienti scozzesi. La nostra meta è la Punta del Capo che questa volta percorreremo in senso inverso al solito, cioè dal Campeggio Santa Fortunata verso la Regina Giovanna. L’acqua non è molto fredda, la muta umida è più che sufficiente, ma la visibilità in superficie molto scarsa, migliorerà in profondità, dove sui -25 mt incontro subito una murena in tana. Proseguo insieme al mio compagno d’immersione Christian verso alcune gorgonie gialle, incontriamo uno spirografo bianco e subito dopo un bellissimo Janolus cristatus. Dopo poco Christian mi mostra un piccolissimo platelminta viola ed alla base di una grotta due piccoli spirografi. Proseguo scattando delle foto ai piccoli Anthias nella grotta seguente ed all’improvviso mi accorgo che alla mia sinistra c’è un pesce adagiato in una fenditura della roccia. E’ una orata di oltre due kg, scatto una foto e mi avvicino fino a toccarla, si gira e si sposta poco più in dentro della tana, sollevando il fango alla base della spaccatura. Avviso Chirstian che resta sbalordito come me dalla vista di un tale pesce intanato di giorno ….. mi riavvicino tentando di rifotografarla in macro. Ci allontaniamo dopo averla mostrata anche agli altri compagni d’immersione. Sulla parete una “vaccarella di mare” dalle inconfondibili macchie brune su fondo bianco ed infine il segnale che l’aria a disposizione è ormai terminata!

Proprio il modo migliore per festeggiare il 43° compleanno!

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