Diario di bordo
primo giorno 18 maggio
la sveglia suona alle 3:00. Mi vesto e raccolgo il borsello con biglietti e passaporto e dopo una mini colazione mi metto in auto in direzione Roma Fiumicino.
Si avvera un sogno … gareggiare in una competizione internazionale con i migliori fotosub italiani e … cubani! Ebbene sì, direzione Cayo Largo per il Fotosub 2012. Arrivo in aereoporto con largo anticipo, attendo l’arrivo dei miei compagni presso in desk, carico di bagagli e con la paura di qualche imprevisto …
Con grandissimo piacere incontro David, Elio, Graziella, Isabella, Mauro, Graziella, Federica, Walter, il “Bolla”, Alberto ed il gruppo Isotta al completo con la piccola Alice! Sembra di essere ad una selettiva di fotosub …. l’attesa ahimè è lunghissima, ci sono problemi con i terminali e ci avvisano che è stato cambiato l’aereomobile con uno più … piccolo. In largo ritardo effettuiamo il controllo bagagli e passaporti e finalmente saliamo sull’aereo. Faremo anche uno scalo in Canada … per fare rifornimento! L’aereo è pieno solo in parte, per cui i più fortunati approfittano per stendersi a dormire un poco. Trovo finalmente in posto in fondo all’aereo ma dopo aver preso sonno da pochi istanti … lo stuart mi sveglia perchè il posto è riservato all’equipaggio …. Le ore si susseguono interminabili, fin quando il comandante non annuncia l’inizio della fase si atterraggio su Gander. Dal finestrino scorgiamo alcuni iceberg, poi le verdi distese canadesi costellate da centinaia di laghi e specchi d’acqua. Dopo circa un’ora di attesa per il rifornimento, ripartiamo alla volta dell’Havana. In questa tratta finalmente riesco a schiacciare un pisolino, dopo aver imparato i segreti del contorsionismo.
Allo sbarco in terra cubana ci attende una leggera pioggia ed un gran caldo, compensato dall’aria condizionata “a palla”. Effettuiamo il controllo bagagli e … ci sequestrano i passaporti! Insospettita da tanto materiale fotografico la “doganiera” ci chiede spiegazioni … finalmente dopo aver tirato fuori il mio ipad, riesco a mostrarle la locandina del Fotosub 2012 organizzato a Cayo Largo. Dopo aver preso nota fin nei minimi dettagli, ci lascia finalmente liberi ditransitare. Recuperiamo i bagagli e finalmente raggiungiamo l’hotel dopo quasi un’ora di tragitto. Sono oltre 24 ore che sono sveglio e qui sono le 23:00. Saliti in camera, una sorpresa … non ci sono i due letti separati ma solo un letto da una piazza e mezza! Avvisiamola reception ma solo domani ci daranno un altro letto … Una doccia e poi a mangiare qualcosa in hotel, dove incontriamo Umberto Natoli, grande esperto dell’isola e dei suoi fondali. Una Cristall ed un panino e poi a dormire … sperando di riuscirci!
secondo giorno 19 maggio
Dopo qualche ora di sonno mi sveglio esono le 5:00 cubane, le 11:00 in italia … provo a dormire ancora un poco ma non è possibile, approfitto per scrivere il diario di bordo. Oggi Umberto ci porterà in giro per la città vecchia.
Il cielo è coperto ma forse é meglio così per girare in città. L’Havana è bellissima, piena di colori e gente simpatica, scatto a ripetizione con la mia fotocamera compatta fino all’ora di pranzo, quando mi molla perchè le batterie non ne hanno più! Pranziamo nei pressi della fabbrica dei profumi e continuiamo il nostro giro turistico, a bordo di due “vecchie glorie” cubane, noleggiate anche per evitare l’incipiente pioggia. Rientrati in hotel una veloce doccia e poi a cena di nuovo in centro. La scelta del ristorante è laboriosa, ci spostiamo in taxi più di una volta fin quando raggiungiamo il ristorante Polinesio, dove gustiamo in una sala vuota, l’ennesimo arrosto cubano. Di lì ci muoviamo in cerca di un locale dove ascoltare musica tipica e per bere un Cubalibre. Anche questa ricerca è affannosa … la notte cubana sembra essere solo un mito … finalmente, a poca distanza dall’hotel Ocidental Miramar, entriamo nel Cecilia, dove si esibisce un gruppo di quattro giovani cantanti locali. La serata si conclude con un funambolico rientro a tutta velocità in hotel con il taxi più sfondato di tutta Cuba!
terzo giorno 20 maggio
Sveglia all’alba, prepariamo i bagagli per andare all’aereoporto da dove partiremo per Cayo Largo. L’aereo è un turboelica vecchissimo, i nostri bagagli vengono spinti a mano su carrelli fin sotto l’aereo e caricati a bordo. Il volo è breve e senza pericoli … l’aspetto del bimotore non era particolarmente rassicurante. Sbarchiamo a Cayo dove ci attende una fiesta in aereoporto. Trasferimento in hotel e nuova accoglienza festante con musica, ballerini ed un a noce di cocco fresca da bere. Prendiamo possesso delle camere, a pranzo sulla spiaggia e dopo subito al briefing tecnico all’interno della sala proiezioni.
Terminato scappiamo via subito in spiaggia a fare un tuffo tra le onde. La cena di accoglienza è di ottimo livello con tantissime pietanze preparate in esclusiva per i partecipanti.
quarto giorno 21 maggio
Oggi usciamo per la giornata di familiarizzazione in mare ma al nostro risveglio ci accoglie una tempesta tropicale, con vento pioggia e onde. Accumuliamo alcune ore di ritardo ma poi si decide comunque di uscire appena il tempo lo consente. Arrivati al diving sistemiamo le attrezzature sulla barca ed usciamo in mare verso l’acquario. Il mare è molto mosso ed io sono subito alle prese con la nausea. Finalmente ci tuffiamo ma l’acqua é sporca e c’è risacca fino a 15 mt. Risalito al termine dei 90 minuti consentiti, risaliamo per cambiare posto. Il mare è sempre più agitato, le onde sballottano le fotocamere di qua e di la sul pavimento ed io sempre più disturbato, bianco come un lenzuolo. Non riesco a montare correttamente l’oblò del Tokina 10-17 e quindi decido di montare il micro Nikkor 40 mm. A metà dell’immersione però uno spruzzo di acqua nella custodia mi costringe a riportarla a bordo. Dopo un poco di meditazione, ridiscendo in acqua solo per visionare un poco il fondale.
Riesco a vedere un branco di enormi tarponi ed un’aquila di mare dal dorso maculato sorvolare indisturbata il gruppo di fotografi.
Quando risaliamo le onde sono enormi e risalire a poppa della barca diventa estremamente pericoloso a causa della pedana e della scaletta che vanno su e giù ad un palmo dalle notre teste! Guadagnato l’asciutto, mi stendo inerme sul pavimento vicino a Graziella anche lei KO. Una giornata da dimenticare eppure oggi è il mio compleanno! Devo capire cosa è successo alla fotocamera, forse un colpo oppure l’oblò montato male. Dopo cena una torta di compleanno ordinata dai miei amici fotografi mi risolleva di morale, ma subito dopo scappo via dal Team Isotta a sistemare la custodia. Andrea analizza il caso e scopre un pulsante piegato e me lo sostituisce, ma non ho modo di provarlo domani in gara … speriamo bene.
quinto giorno 22 maggio
Inizia la gara ma anche oggi il tempo è pessimo …. ma ai caraibi non dovrebbe esserci il sole?
Piove a dirotto e non ci sono segnali di miglioramento. Dopo colazione ci avviamo al diving, dove è previsto il briefing e la formattazione delle memory cards. Visto il meteo ed il cambiamento di campo gara, smonto sotto la pioggia il grandangolare e monto il 105 micro NiKkor. È stata cambiata anche la foto a tema, non più i policheti ma le Simnia. Saliti sul Melisa, con la nostra guida Rihder, raggiungiamo l’interno della laguna al cui interno non c’è molta onda, fuori di essa il mare è impraticabile più di ieri. L’acqua è torbiba e siamo a circa cinque metri d’acqua … c’è tanto da fotografare ma la visibilità è pessima … mi fermo subito sotto la barca a fotografare, con l’aiuto di Lilia Isotta intenta a cercarmi soggetti utili.
La custodia funziona perfettamente, grazie al cielo, per cui posso stare tranquillo. I 90 minuti trascorrono veloci fin quando viene dato il segnale di stop della prima sessione. A bordo è stato preparato del mango fresco che sparisce in pochi istanti. Il tempo di sistemare fotocamere e bombole e ci spostiamo nel punto successivo d’immersione, poco distante dal primo. La pioggia è sempre intensa, ma in questo punto il fondale sembra essere leggermente più profondo … 7 mt! Granelli di sabbia ” volante” e risacca abbondano, fotografare diventa proibitivo. Ancora un tuffo sotto la barca dove incontro una coppia di Simnia ed un grugnitore abbastanza collaborativo,
poi proseguo in cerca dei policheti. Lilia mi mostra un pesce trombetta tra i rami di una gorgonia dove ne scovo un altro più piccolo. È praticamente impossibile fotografarlo a dovere … desisto e cerco qualcos’altro. Lilia mi mostra in lontananza una tartaruga ma è fuori “tiro” utile, infine mi indica un gamberetto nascosto in una attinia. Scade il tempo e ci raduniamo in barca. A questo punto raggiungiamo il porto e gustiamo il pranzo preparato dai marinai, al suon di musica cubana, sotto un diluvio infernale. Consegniamo le memory card ed attendiamo sotto una tenda l’arrivo del pulmann che ci porta in hotel. Doccia, pisolino e via a recuperare le foto dai commissari per poterle visionare. A fatica selezioniamo qualche scatto, poi andiamo a cena mentre il vento si è sostituito alla pioggia, ma è intenso come in un tifone.
Ceniamo a lume di candela perchè è anche saltata l’erogazione dell’energia elettrica e dopo esser passato a ritirare il 60 micro Nikkor, prestatomi dal fotoreporter Alberto Balbi, vado a sistemare la custodia ed i flash per domani.
sesto giorno 22 maggio
sveglia alle 6:30, pioggia a dirotto e vento, solo una fetta biscottata per colazione per evitare fastidi. Trasferimento in autobus alla Marina, dove saliamo sulla Melisa, nonostante la pioggia sulla barca regna l’allegria con la musica cubana a tutto volume e il canto dell’inno di Mameli prima di lasciare la banchina. Il mare è molto mosso e non è possibile raggiungere i luoghi previsti d’immersione. Andremo all’interno della barriera a 5 mt di profondità!
Smonto l’obiettivo grandangolare e monto il 105 micro, per provare a svolgere subito i tre temi macro. Poi al secondo turno farò le foto ambiente con Lilia Isotta come modella.
L’acqua è bianca, con risacca e tanta sabbia in sospensione, praticamente impossibile fotografare “pulito”. Mi faccio coraggio ed inizio la mia ricerca, con l’aiuto di Lilia che ogni tanto mi segnala qualche soggetto. Terminati i primi 90 minuti ci riposiamo e assaggiamo del mango fresco prima di scendere nel successivo spot d’immersione. Decido di lasciare la stessa configurazione per altri 30′ per poi passare a cambiare ottica, visto che la modella Lilia è impegnata con il Bolla. Dopo poco improvvisamente mi accorgo di non avere più la foto fatta al giurato prima dell’inizio della gara …… Maledizione, bisogna rifare tutto!! A questo punto decido di continuare per svolgere almeno i tre temi macro, riservando a domani il tempo per l’ambiente. Lilia mi mostra anellidi, una tartaruga, pesci trombetta ed infine un gamberetto nell’attinia, proprio sotto la barca, a pochi minuti dal GONG!
In porto finalmente pranziamo a ritmo caraibico, con il rum che cade a pioggia come all’esterno della barca!
Rientrati in hotel, una salutare doccia ed una indispensabile dormita per ripartire domani ancora più agguerriti!
settimo giorno 23 maggio
sveglia alle 6:30, pioggia a dirotto e vento più di ieri …. colazione leggerissima per evitare il mal di mare. Ci raduniamo nella hall dell’hotel Playa Blanca per il trasferimento al diving, ma ci viene comunicato che la gara è temporaneamente sospesa, proveremo a valutare la situazione meteo alle dodici. Le ore trascorrono con una incessante bufera tropicale, veniamo richiamati alle 12:45 e ci viene comunicato che la “Competicion es serrado”!
Lo sconforto colpisce tutto il team Italia, che a causa della situazione meteo ha svolto solo i temi macro, mentre solo Marco il Bolla ha svolto tutto il programma!
Siamo praticamente tagliati fuori dalla vittoria finale … proviamo a far leva sul regolamento che non contemplava l’interruzione ma per ovvi motivi, gli organizzatori decidono di valutare tutte e cinque le categorie.
Alle 15:00 viene effettuata la scelta e la consegna e via tutti a riposare. Più tardi in compagnia di Ciccio, un tuffo tra le onde per scaricare la tensione e poi cena in hotel. Dopo in autobus alla Marina dove è prevista una Fiesta Blanca.
ottavo giorno 24 maggio
Finalmente ci svegliamo con comodo ed il sole splende alto e caldo. È l’ora di fare un tuffo in piscina ed approfittare per prendere la tintarella. Prepariamo anche i bagagli e alla 13:00 siamo nella sala conferenze per la premiazione. Siamo tutti un poco scarichi, speriamo nel buon risultato di Bollettinari, l’unico insieme a Todaro ad aver svolto il programma completo.
Con grandissima sorpresa, nella categoria Pesce la mia foto risulta la più bella, salgo sul podio accolto dall’ovazione dei miei compagni, tenendo dietro Michele Davino. Anche nella categoria Macro a Tema un nuovo successo, con la foto di due Simnia premiata come migliore foto, insieme a Elio Nicosia, ottimo terzo.
Anche la foto macro viene selezionata, ma solamente nella top ten. È un risultato magnifico che mi riempie di gioia e mi ripaga dei sacrifici miei e della mia famiglia che mi asseconda in ogni occasione! Peccato non aver avuto la possibilità di confrontarmi anche nelle altre categorie, per insidiare il primato ed il trofeo al cubano “Pepe”, che ha vinto “facile” nelle due categorie ambiente in cui c’erano solo alcuni partecipanti.
Benissimo lo stesso, oltre ogni più rosea speranza …. mi auguro, in questo modo, di aver conquistato un pass per il Campionato Mondiale CMAS che si svolgerà nelle stesse date nel 2013!
In serata trasferimento in aereoporto per rientrare a l’Habana, l’ATR42 ci riporta nella capitale dove ci attende l’ultima notte in terra caraibica! Noleggiamo quattro taxi e ci dirigiamo nella città vecchia per cenare e bere qualcosa, peccato che la Boteguita del Medio sia già chiusa …. decidiamo allora di andare a Plaza Veja a gustare la birra all’interno della fabbrica di cerveza.
La serata è divertentissima, accompagnata dalle note di un ragazzo cubano che ci ha allietato con la sua chitarra. OLA! VIVA CUBA!
nono giorno 25 maggio
Mi sveglio durante la notte per il gran caldo, ma soprattutto per l’euforia dell’inattesa vittoria. Scendo a fare colazione e poi a passeggio per la città ad acquistare qualche suvenir, approfittando delle prime ore delmattino, prima che l’aria si infuochi con il bentornato sole. Verso le dieci prendiamo dei taxi per andare al mercato dell’artigianato. Oggi c’é il sole finalmente! Il mercato è ricco di colori, tra collane, quadri, magliette e cappellini, i cubani sono molto cortesi, ma pressanti verso i turisti … trascorriamo alcune ore spendendo gli ultimi cuc, prima di rientrare in hotel per fare un tuffo in piscina e mangiare qualcosa prima del rientro. In serata comincia il nostro trasferimento verso Roma, con uno scalo a Santiago de Cuba e la traversata transoceanica notturna che ci porterà a casa. Dormire è un’impresa …. ma questa volta ci riesco per qualche ora. Finalmente sbarchiamo a Fiumicino, ma attendiamo a lungo i bagagli prima di uscire dallo scalo. A questo punto non resta che affrontare il viaggio in auto verso Sorrento, stanco ma felice come non mai!
http://photosub2012.cayolargodelsur.cu/htlm/cobertura.htm