Dopo la serata trascorsa fino a tarda notte a giocare alla playstation con mio nipote Adriano, la sveglia suona presto per richiamarmi … al “dovere”! Bisogna chiudere l’anno 2012 bagnandolo con l’acqua salata … quale migliore occasione se non quella di andare allo scoglio del Vervece. Appuntamento solito al porto, dove trovo Angelo ed Antonio in banchina con la Ligeia. L’assenza di Mariangela è alquanto “sospetta”, mentre mi vesto scopro l’arcano … è in dolce attesa! Benissimo, partiamo alla volta dell’isolotto con a bordo un bel gruppo di fedelissimi, capitanato dal più anziano, l’ingegnere Gigi, poi Fabio, Nunzio e Nunzia per chiudere in bellezza l’anno con un brindisi finale. Mi tuffo e mi dirigo verso Napoli, in cerca della grossa spugna Axinella sui -50 m, anche se l’obiettivo nikon 18-55 montato, non è adatto ad una foto grandangolare. L’acqua è abbastanza limpida, spero di riuscire ad individuarla. Nel tragitto vedo dall’alto il giallo ramo di Gerardia savaglia stagliarsi nel blu. Decido allora di desistere nella ricerca per dedicarmi al corallo nero. Poco più in là un grosso scorfano è adagiato sul fondo e sembra osservarmi. Lo fotografo poi proseguo verso le gorgonie rosse dove incontro il gruppo di sub. La corrente è forte per cui evitiamo di effettuare il periplo dello scoglio, ritorniamo allora verso il pianoro. Qui mi dedico ad alcuni scatti di prova ad alcune perchie e donzelle. Al termine dell’immersione infine, un incontro insolito ma possibile data l’intensa corrente marina …. un trasparente cinto di Venere Cistus veneris ondeggia dinanzi alla fotocamera, insieme alle meduse ed alcuni altri iridescenti ctenofori, peccato non potersi dedicare a qualche scatto in più, essendo ormai l’ultimo a salire a bordo. Il rientro in porto viene “condito” dal panettone al cioccolato e dalle ultime bollicine di alcool e d’azoto del 2012.
30 Dicembre 2012