Il mare sorprende sempre … ed oggi lo ha fatto ancora, cambiando in una notte la visibilità del Golfo di Napoli! E’ infatti tornata l’acqua verdognola e “nebbiosa” a cui sono abituato … un vero peccato perchè l’uscita odierna al Vervece con Lorenza e mio fratello Arturo sarebbe stata meravigliosa con la visibilità degli ultimi giorni.
Alle 9:00 raggiungiamo il porto con lo scooter dove Arturo è già a bordo della Ligeia dopo esser passato nella nostra barca a recuperare le tre attrezzature. Questa volta a pilotare la barca c’è Michele, mentre oggi Antonio è affiancato da Mario, giocherellone come sempre. Partiamo per tempo dal porto dopo aver caricato anche le bombole per una seconda immersione, di cui non ero a conoscenza … peccato non aver portato il ricambio “macro” per la mia Nikon D800. Da subito ci rendiamo conto che l’acqua è tornata torbida, ma speriamo in una migliore visibilità in profondità. Raggiunto lo scoglio mi tuffo con Arturo dirigendomi verso le gorgonie rosse, mentre Lorenza è con Antonio ed effettueranno un giro in senso orario, partendo dal Viale delle Gorgonie Gialle fino a ritornare alla Madonnina.
Immediatamente incontriamo il branco di barracuda stazionare sul pianoro sui -20 mt., inizio a scattare abbassando la potenza dei flash per evitare di “bruciarli” mentre Arturo con la sua Canon e la GoPro mi segue da vicino. Scendo più in profondità dove la visibilità migliora ed aggiro il branco mettendolo tra me e Arturo, con i pesci che sfilano davanti all’oblò grandangolare della mia Isotta D800. Decido allora di andare sulle gorgonie rosse in cerca di una nuvola di Anthias anthias ma quando sono lungo il crinale, una sagoma inconfondibile colpisce la mia attenzione. Eccolo finalmente, il mio appuntamento con il Pesce San Pietro è finalmente arrivato! Mi avvicino a lui mentre riposa sotto una gorgonia, appena sono a tiro di scatto, pregustandone il piacere, mi sorprende con uno scatto fulmineo, una rotazione ed una fuga verso l’alto … poco male, penso tra me e me, lì c’è Arturo che può riportarlo verso di me … e invece, dopo una sua foto, riparte velocissimo verso il fondo ad oltre -50 mt. Non resta che salutarlo e dargli appuntamento per il prossimo tuffo!
Proseguiamo osservando saraghi, cernie e murene, sempre abbondanti, il branco di barracuda nuota davanti a noi indisturbato, con Arturo che inizia a scattare alcuni primi piani. Qui incontriamo il gruppo con Lorenza e proseguiamo verso la Madonnina. Qui in superficie l’acqua è veramente brutta, peggiorata persino durante il tempo trascorso in acqua, con una corrente che entra nel golfo portando acqua sporca. Mi fermo allo scoglione con gli Apogon mentre aspetto di terminare la decompressione.
Dopo un intervallo di una mezz’ora, ci rivestiamo e ci tuffiamo a Punta Lauro. Questa volta non porto la fotocamera, ma farò da guida ai miei familiari. Lorenza si affaccia nelle cavità che si aprono sotto la punta, ma non avendo una torcia, evitiamo di entrare, riservandoci di ritornare presto. Proseguiamo in profondità dove anche qui migliora la visibilità. Al ritorno, mostro ad Arturo uno scorfano che ha in bocca uno piccolissimo scorfano. Inizia a scattare mentre noi passiamo oltre osservando nudibranchi, protule e bavose. Terminata l’immersione, di corsa a casa per ritornare in spiaggia con la piccola Lidia che è già al mare con la nonna ai bagni “Salvatore”.