Due sconfitte della Juve, una controllo formale sulla dichiarazione dei redditi 2010, due familiari al Pronto Soccorso, condiscono una settimana da dimenticare! L’unico modo efficace per rimediare allo stress accumulato è una dose di azoto super!
Si concretizza finalmente, con gli amici fotografi Edoardo Ruspantini e Mimmo Roscigno, l’immersione notturna allo Scoglio del Vervece, zona A dell’A.M.P. Punta Campanella, grazie all’interessamento di Rosa Linda Testa che ci ha contattato per svolgere un campionamento fotografico dello scoglio durante le ore notturne. L’immersione, programmata per martedì ma posticipata a causa della mia indisponibilità, nasce dalla curiosità scientifica di documentare le variazioni dei popolamenti bentonici tra il giorno e la notte all’interno della riserva marina.
Ci ritroviamo tutti al porticciolo della Marina della Lobra alle 19:00 ma attendiamo le 20:00 prima di salire sull’imbarcazione dell’A.M.P. affinché calino sempre più le tenebre. Mentre raggiungiamo lo scoglio ci accorgiamo dell’onda che si sta sollevando a causa del vento da nord e della corrente che spinge verso terra. Ci tuffiamo nei pressi della statua ma la corrente superficiale ci trasporta sulla punta meridionale. Raggiungiamo il fondo ed iniziamo la nostra esplorazione. L’acqua a -30 m è limpida e senza corrente, mentre in superficie più sporca ed in forte movimento. Ci ritroviamo sul pianoro ed iniziamo a fotografare alcuni grossi scorfani. Proseguo il giro con Linda mentre Mimmo con Edo sono dietro di noi. Ci fermiamo a fotografare sotto alcune insenature rocciose ricoperte di gorgonie gialle, tra le quali sono nascosti gli Anthias, poi proseguiamo girovagando in cerca dei saraghi e dei barracuda, ma non ce n’è traccia. Intanto il computer subacqueo inizia a segnalare svariati minuti di decompressione. A tal punto segnalo a Linda di iniziare la risalita ma, ci rendiamo conto di essere privi di riferimenti noti dello scoglio e quindi impossibilitati a ritrovare la parete per effettuare la deco in tranquillità. Ci raggiungono anche Edo e Mimmo, nella nostra stessa situazione …. ci raggruppiamo ed iniziamo la lunga risalita in acqua libera, con la barca che ci sovrasta con il suo segnalatore lampeggiante. Finalmente siamo tutti a bordo del gozzo ma molto lontani dallo scoglio. Quest’immersione conferma l’insidia che si nasconde ogni qual volta ci si allontana dai soliti schemi; un posto a tutti noi ben noto, diventa, senza riferimenti visivi certi, luogo anonimo ed inesplorato! Bisognerà farne tesoro per le prossime spedizioni.
La serata si conclude nel migliore dei modi … a tavola, dove gustiamo una ottima pizza ed attendiamo l’arrivo degli amici romani David & Cristina, di quelli calabresi Ciccio & Antonio, per tornare in acqua con loro domani mattina.