Dopo una mattinata trascorsa a fare da scuola guida con lo scooter a Lorenza, finalmente, in serata, riesco ad andare ad immergermi con mio fratello Arturo a Marina Grande di Sorrento. Proverò una nuova configurazione con il Tokina 10-17 @ 17 mm corredando la mia Nikon D800 con due flash Inon Z240 ed il flash Isotta AV 100 montato al centro, al posto del faretto che ho invece posizionato all’apice del braccio carbolight. La serata è bellissima con la luna piena e una temperatura dell’aria non fredda, intorno ai 15°C, il mare poi è calmo e limpido. Alle 19:30 siamo al porticciolo dei pescatori dove scarichiamo e prepariamo le attrezzature. Dopo qualche chiacchiera con i pescatori del luogo, siamo pronti a tuffarci dalla scala in pietra nell’acqua alta dovuta alla marea. Procediamo subito verso il fondo raggiungendo i 25 metri circa, poi proseguiamo verso sinistra sulla distesa fangosa. Con la torcia subito riesco a notare il bagliore degli occhi di una mazzancolla completamente infossata. Mi avvicino ed inizio a scattare mentre scappa verso un luogo più sicuro. A poca distanza, oltre alle triglie e alle menole, stasera sono frequenti le polpesse, ne incontriamo diverse a spasso sul substrato in cerca di prede. Intuisco il prospettarsi di una serata anonima, per cui inizio a scattare qualche foto ai crinoidi Antedon mediterranea che abbondano in questo luogo, in attesa di qualche incontro speciale. Ecco … da lontano vedo infatti l’inconfondibile silouette di una vipera di mare, l’Ophisurus serpens, che prontamente inizia a rintanarsi nel suo nascondiglio scavato nel fango. Attendiamo a lungo ma l’ottica montata non mi consente di fotografarlo come voluto. I minuti trascorrono e siamo ormai sulla via del ritorno. Mi soffermo a fotografare un paguro con una grossa attinia ed una stella con un piccolissimo gambero vinaio. Sono ormai sotto il pontile, pronto a risalire a terra, intanto Arturo è fermo da alcuni minuti sempre allo stesso posto … decido così di andare a controllare per vedere cosa ha catturato la sua attenzione … E VAIIII …. ecco finalmente il soggetto atteso per tutta l’immersione! Un bellissimo cavalluccio marino marrone nuota verso di me, allontanandosi dai flash di mio fratello! Aspetto qualche istante per consentirgli gli ultimi scatti e poi mi “approprio” del soggetto, tenendolo tutto per me! Inizio a scattare a raffica mentre si sposta continuamente per evitare le luci. Trascorro svariati minuti ad inseguirlo fino a raggiungere quasi la superficie, dove un potente faro giallo proietta una bella luce in acqua. Soddisfatto finalmente raggiungo Arturo che nel frattempo, colto da un emergenza “idraulica”, si è già spogliato e mi attende sulla banchina per tornare a casa.
Come sempre, anche nelle serate più anonime, salta fuori la sorpresina …. come avviene nell’ovetto Kinder, non sai mai cosa puoi trovarci dentro se non lo apri!