Marco Gargiulo

Marina Grande – Immersione Notturna

Le cose inspettate sono sempre le più belle! La giornata è stata splendida, a mezzoggiorno c’erano 22°C ed il mare calmissimo. Rientro a casa e mi metto a lavorare sull’ipad per completare la giornata lavorativa in attesa del rientro di mia moglie. Verso le 18:30, quando varca la soglia di casa mi domanda: “… e tu non vai a mare? Oggi è stata una giornata magnifica!”

L’evento mi coglie in contropiede … giusto un attimo per fare mente locale e inizio a prepararmi mentre mia moglie riscende per andare al supermercato … al suo rientro devo essere pronto per andare!

I flash Ikelite sono scarichi, fortunatamente ho batterie stilo cariche a sufficienza per i faretti ed un Inon z240. Poco male … ma sono indeciso sulla scelta dell’obiettivo … alla fine monto il Micro Nikkor 60 mm invece del grandangolo.

Quando alle 19:30 Mariolina è di nuovo a casa, io sono pronto per uscire, un passaggio al garage per prendere la bombola e verso le 20:00 sono al Borgo di Marina Grande di Sorrento per il mio tuffo in solitaria. Il mare è liscio come l’olio, con le luci colorate che si riflettono sulla sua superficie. Preparo tutto, chiudo l’auto e mi immergo in un’acqua cristallina. Proseguo doppiando la scogliera ed inizio la mia perlustrazione sul fango. Una piccola seppia e poi una mazzancolla. Provo a girare qualche scena con la fotocamera ma l’autofocus impazzisce con la tanta sospensione che subito si solleva. Cambio allora e passo a fotografare, ma solo con il flash montato centralmente. In profondità, all’interno di una barca affondata trovo due grossi saraghi, a poca distanza alcune attinie Andresia partenopaea, poi un calamaro fermo sul fondo si lascia avvicinare per qualche attimo prima di fuggire via. Comincio la risalita, trovo un’altra mazzancolla e subito dopo la Sepiola rondeleti adagiata sul fango. Inizio a scattare a ripetizione ma non sempre riesco ad illuminarla adeguatamente con il flash mentre si sposta a mezz’acqua. Ahimè la perdo di vista quando provo a capovolgere la fotocamera per illuminarla dal basso verso l’alto; decido quindi di rientrare. Nei pressi della scogliera incontro un grosso esemplare di vipera di mare Ophysurus serpens con gran parte del corpo fuori del substrato. Mi avvicino e scatto, l’animale subito si ritrae nella sua buca. E’ trascorsa oltre un’ora, l’aria scarseggia quindi rientro nel porticciolo a fotografare una Alicia mirabilis che avevo avvistato e sorvolato quando sono entrato in acqua. Mi dedico a lei ma peccato per non aver montato la lente subsee ed un secondo flash.

Soddisfatto mi spoglio e mi rivesto all’interno del bagaliaio della mia VW Touran, telefono a casa, passo a depositare il materiale in garage, prima di dedicarmi ad una frugale cena ed al meritato riposo.

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