Dopo il tuffetto di riscaldamento di questa mattina, eccomi pronto per una nuova avventura. Mi aspettano al Punta Campanella Diving Center gli amici Barbara Camassa e Massimo Zannini, venuti da molto lontano per ammirare le bellezze del nostro mare. Con loro ci sono anche Pietro Cremone, Fabio Russo e l’immancabile Prof. “Direttore” Mimmo Roscigno.
Passo a prendere Fabio a casa sua e ci avviamo in largo anticipo al diving per godere dell’allegra compagnia. Attendiamo le 21:00 prima di scendere tutti in acqua. Il mare è calmo e la visibilità buona, soprattutto in profondità dove seguendo Mimmone ci imbattiamo prima in un branco di piccoli calamari, poi in un bel pesce San Pietro. Ovviamente manca poco a “tagliarsi le fruste del gav” per accaparrarsi lo scatto migliore …. dopo qualche attimo di “colluttazione” cedo il testimone al Prof. che insegue il pinnuto ben oltre i -50 metri.
Il computer segna già alcuni minuti di deco ed io sono con il monobombola da 15 litri e senza bombola decompressiva, decido di tagliare verso la parete risalendo il pendio sabbioso che si trasforma via via in ciottoli. Al limitare della zona di transizione la mia torcia Isotta individua una nuova inconfondibile sagoma dello Zeus faber. Un altro esemplare più piccolo è sul fondo sotto di me. Sono ancora a -30 metri e lo inseguo solo per pochi attimi prima di salutarlo per rientrare a bassa quota dove eseguo la decompressione. Qui non mancano seppie, granchi e gamberi, qualche piccola cernia e svariate murene. Rientrati in gommone scopro con grande sorpresa che Fabio e Pietro hanno trovato il raro gamberetto che vive sui crinoidi. Quando Mimmo risale e viene avvisato dell’incontro, vorrebbe tornare di nuovo in acqua per cercarlo … non l’ha mai fotografato e di sicuro questa notte non dormirà al pensiero.
La serata si conclude amabilmente a cena, dove tiriamo tardi fino all’una, quando finalmente andiamo a dormire, pronti per il tuffo di domani.