L’invito ad un addio al celibato non può essere perso, soprattutto quando consiste in un tuffo notturno. Appuntamento sotto casa del futuro sposo Gaetano Dario Gargiulo, rientrato dall’Australia per la lieta occasione insieme alla sua futura consorte Magda. L’appuntamento con il resto del gruppo, composto da Erika, Fabio e Francesco è presso la Spiaggia Caterina, luogo a cui tutti noi siamo particolarmente affezionati e nel quale si sarebbe dovuto “consumare” festeggiando con i nostri amici ippocampi, spesso osservabili in questo sito. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo … quando raggiungiamo la spiaggia ci accorgiamo che il leggero vento ha mosso il mare di quel tanto per sporcare l’acqua e formare una discreta risacca che rende impossibile l’immersione a bassa profondità come programmato.
Attendiamo l’arrivo di tutti e si ventila l’ipotesi di abortire l’uscita, andando a festeggiare in pizzeria. L’idea non mi attrae particolarmente … comincio ad analizzare il “file” dei posti d’immersione fruibili da terra. Dopo aver escluso Marina Grande, Puolo, Meta e Nerano, mi viene in mente di andare al porto di Sorrento, dove possiamo entrare in acqua dalla Spiaggia San Francesco, situata tra gli stabilimenti balneari Peter’s Beach e Leonelli’s Beach. Raggiungiamo il parcheggio con oltre un’ora di ritardo sul programma e cominciamo a montare le attrezzature per poi partire con le bombole in spalla per raggiungere l’accesso al mare. All’interno delle scogliere artificiali il moto ondoso è attenuato ma l’acqua veramente torbida. E’ la tipica situazione nella quale pensi “chi me lo ha fatto fare?” proseguendo però verso il largo, dopo averle superate, la visibilità migliora sensibilmente. Io e Dario proseguiamo sulla prateria di Posidonia in cerca di soggetti, mentre Fabio, Erika e Francesco restano all’interno. Tra le verdi foglie ondeggianti osserviamo numerose nacchere di mare, svariati piccoli polpi e le polpose sono a passeggio sul fondo in cerca di cibo e qualcuno di essi ha già provveduto all’incombenza. Menole, triglie, tanute e piccoli saraghi sono onnipresenti sotto il raggio luminoso delle torce. La serata non è particolarmente “ricca” così mi accontento di scattare qualche macrofotografia ad un paguro e ad un pesce lucertola. Dopo circa 60′ risalgo in superficie per controllare dove siamo arrivati, mi accorgo che siamo sotto una fitta pioggia. Segnalo a Dario il percorso per il rientro che effettuiamo all’interno delle scogliere, qui ritroviamo i tre amici e proseguiamo verso il punto d’uscita. Quando ormai siamo sulla via del rientro, una Dario avvicina una salpa che stranamente non fugge via di scatto, ma si muove lentamente, probabilmente a causa di un cattivo stato di salute confermato dal dorso leggermente smagrito. Iniziamo così a fotografarla mentre si sposta tra i due “fuochi” elettronici fin quando decidiamo di lasciarla andar via. Togliamo solo le pinne e risaliamo verso la scaletta per tornare all’auto con il peso delle bombole che sembra essersi triplicato ed ogni passo del percorso che ci divide dal parking diventa sempre più sofferto. Finalmente possiamo spogliarci, asciugarci e riprendere calore, fortunatamente anche la pioggia è terminata. Si conclude così a tarda ora, una bella serata trascorsa in mare, non resta che riaccompagnare Dario a casa ed andare a dormire, domani la sveglia suona ancora alle 6:30!