La giornata è molto intensa. Non sono abituato ad effettuare tre tuffi in Mar Mediterraneo e sono molto felice di questo. Ritorno in acqua con Vittoria e Claudia che mi confidano di non aver mai visto lo Zeus faber. Bene, ho promesso loro di segnalarne immediatamente la presenza in acqua … speriamo bene.
Raggiungiamo lentamente la Cala di Puolo, attendendo il completo calare delle tenebre. Alle 21:00 siamo pronti e scendiamo lungo l’ancora sul fondo sabbioso. Qui sono in azione alcuni piccoli gronchi e qualche polpo. Seguo il pendio senza spingermi troppo in profondità a causa dell’azoto residuo delle precedenti immersioni. Torno nei luoghi dove solitamente rinvengo le specie più interessanti, anche se ad una batimetria minore. E’ proprio dove immaginavo che riconosco la pinna dorsale di un piccolo esemplare di Pesce San Pietro. Immediatamente dopo il primo scatto, segnalo freneticamente l’avvistamento ai miei compagni d’immersione. Vittoria è la prima ad arrivare, segue a ruota Claudia ed il restante gruppo. Lascio a loro la possibilità di ammirarlo e passo oltre, sperando in altri fortunati incontri. Mi dedico così a familiarizzare con la nuova Isotta D7200 ed il micro nikkor 40 mm fotografando i pesciolini addormentati sul fondo. Termino l’immersione sotto la barca, lasciando la potente torcia accesa. Arrivano una miriade di anellidi guizzanti attirati dalla luce, in lontananza disco a scorgere decine di piccoli calamari anch’essi attirati dalla fonte luminosa. Attendo a lungo sperando che si possano avvicinare fino ad arrivare a “tiro” dei miei flash, ma dopo poco non riesco più a vederli nel buio. Risalgo a bordo prima degli altri, cosa assolutamente anomala, ma assolutamente soddisfatto della serata.
Rientrati al diving, mentre smonto la fotocamera, squilla il telefono, è mia moglie che stranamente chiama non attendendo la mia “canonica” telefonata di fine immersione. Mi allarmo subito, asciugo le mani e prendo il telefono … “Tutto ok, ma Lorenza è stata investita da un taxi mentre rientrava a casa, stiamo andando in ospedale a fare una radiografia“. Avviso Gianluigi e fuggo via sullo scooter, mi precipito all’ospedale dove, fortunatamente, i danni fisici subiti dalla ragazza sono minimi, mentre il suo scooter è praticamente inservibile. La serata si conclude così con grande souspance, ma fortunatamente anche con un grande sollievo e … la promessa dell’acquisto di un nuovo scooter, approfittando dell’imminente 18° compleanno!