La giornata trascorre interamente sul filo di lana, di corsa fino a tarda sera quando, dopo una grande delusione sportiva a Doha per l’amata Juventus, vado a smaltire l’adrenalina mescolandola con …. l’azoto!
Raggiungo in ritardo sul programma i miei amici Dario, Francesco e Fabio per andare a fare immersione in un posto a noi caro, dal quale il mio amico “australiano” manca da oltre un decennio. Così ci ritroviamo tutti in spiaggia per una bella immersione. Fabio e Francesco sono muniti di 18 litri ed andranno più a fondo mentre io e Dario con il 15 litri, saremo qualche metro sopra di loro, in attesa di un qualche segnale dall’abisso.
La temperatura dell’acqua è fredda così come quella esterna, la marea è bassissima e visibilità è ottimale. Iniziamo a scendere e subito incontro un cavalluccio marino che mostro a Dario, è il primo di tanti incontri di una bellissima serata, peccato solo non esser riuscito a vedere il Pesce San Pietro che hanno fotografato egregiamente i miei compagni d’immersione.