Venti gradi centigradi al mattino e mare calmo invogliano qualsiasi subacqueo ad andare a mare in inverno, per i “photosub addicted” è obbligatorio approfittare di tali condizioni. L’immersione con Fabio è programmata da domenica sera ma, dopo l’impegnativa giornata lavorativa, rientro a casa praticamente fuori uso … invio un messaggio al mio amico per comunicargli che avrei desistito ….. Fabio non demorde, invitandomi ad attendere un pò, rilassarmi e decidere il da farsi ….
Sistemo le ultime incombenze lavorarite a casa ed inizio a preparare rapidamente la fotocamera, lo avviso che sarei passato a prenderlo nel giro di 30 minuti …. così, nonostante siano ormai le 20, decidiamo di andare in acqua a Marina Grande per evitare ulteriori spostamenti in auto ed abbreviare i tempi.
Quando arriviamo sulla banchina, troviamo una grande sorpresa, ci sono altri due sub che stanno scendendo in acqua ….. sono Gabriella ed Andrea che hanno avuto la nostra stessa idea. Mentre loro si avviano, noi ci vestiamo e ci buttiamo in acqua dalla scaletta. Maledizione! Ho dimenticato d’indossare orologio e computer subacqueo! Vabbè, starò attaccato a Fabio in modo da regolarmi con il suo. Scendiamo lungo il pendio e subito lui trova un cavalluccio marino. Io non mi fermo e proseguo di qualche metro, mi raggiunge e arriviamo al basamento di cemento di una delle boe che sono nello specchio d’acqua di Marina Grande e qui, al riparo di un riccio dalla lunghe spine, ci sono due “ospiti” … una piccola galatea ed un succiascoglio. Scatta prima Fabio, poi mi avvicino e ….. il mirino della fotocamera è tutto nero! Guardo avanti all’oblò e mi accorgo di non aver tolto il tappo dall’obiettivo! AAAARRRRGGGGHHHHH!!!! Maledetta fretta! Ritorniamo a terra, mi spoglio e smonto l’oblò per togliere il tappo, approfitto per prendere l’orologio e il computer e ritorno in acqua. Raggiungiamo di nuovo il punto precedente ma riesco a scattare solo una foto, perchè la galatea non c’è più, mentre il pesciolino si sposta rapidamente per mettersi al riparo dalla potenti lampade.
Trovo un piccolo polpo in una bottiglia e mi metto a giocare ancora con le luci colorate, questa volta con più calma, usando anche una torcia snoot per illuminare selettivamente il soggetto, poi proseguiamo lungo il pendio sabbioso. Troviamo solo un piccolo gronco e poi un Pesce San Pietro che però è abbastanza spaventato, probabilmente dall’incontro dei due amici sub. Effettuiamo un lungo giro a fondo ma non mi soffermo a scattare molto, quando Fabio mi segnala di aver quasi terminato l’aria, lo lascio andare a terra mentre io mi trattengo in cerca del cavalluccio avvistato all’inizio. Lo ritrovo e provo ad usare la torcia snoot ma l’impresa è ardua. Soddisfatto di aver, in ogni caso, “bagnato” la serata me ne torno a terra per salutare i miei amici che nel frattempo sono già svestiti. Concludiamo la serata con una foto ricordo con il Tappo!
4 Dicembre 2018