Tutti pronti, saliamo sulla Toyota di Domy e ce ne torniamo a Pellaro per l’immersione notturna. Prepariamo le attrezzature sul muretto e qui commetto un grave errore di distrazione. Appoggio il computer subacqueo Shearwater su uno dei faretti e mi vesto senza indossarlo, chiacchierando amenamente con Domy, Giuditta e le ragazze.
Quando scendo in acqua con la fotocamera tra le mani inciampo in un sasso in acqua, procedo in ginocchio non riuscendomi ad alzare e finalmente indosso le pinne, tenendo lo scafandro nella mano destra. Inizio a scendere e dopo aver sorvolato una scogliera sommersa raggiungo Domy che mi sopravanza. Mi accorgo di non avere il computer, lo segnalo al mio compagno, ipotizzando di averlo dimenticato in auto e proseguiamo … anche questa serata è ricca di soggetti, mazzancolle, una enorme seppia, alcune “gallinelle” tra gli spirografi e gli immancabili gamberetti. Ogni tanto diamo uno sguardo nella colonna d’acqua dove il plancton è ancora abbondante, con iridescenze e forme magnifiche. Con grande piacere rivedo alcuni celenterati che da anni non incontravo, le Halcampoides purpurea che catturano i piccoli crostacei con i tentacoli stesi in corrente. In risalita troviamo un granchio facchino Dromia personata che passeggia ondeggiando sul fondo con le sue enormi chele ed ancora una mazzancolla.
Ritorniamo a terra e qui mi rendo conto di non aver lasciato il computer subacqueo nell’auto, inizia un grande sconforto, spero di averlo dimenticato in camera ma quando vado a riguardare la foto scattata con il telefonino alla fotocamera sul muretto, mi accorgo con certezza di averlo smarrito in acqua. Ritorniamo indietro e andiamo alla pizzeria Naif da Angelo per cenare, non mi lascio abbattere dall’importante perdita, confidando di poterla ritrovare domani mattina. Così il programma della prossima giornata viene stravolto, rimandiamo la partenza prevista per le 8 a dopo l’immersione di ricerca & recupero, sperando che sia fruttuosa!