La sveglia di Vito, il mio compagno di stanza suona alle ore 5:30, abbiamo in programma il primo tuffo alle 6:00 ed ho da cambiare oblò alla mia Nauticam NA-D850. Elimino l’imballaggio in pluriball in cui lo avevo avvolto il superdome per il viaggio e mi metto ad assemblare il tutto.
Ci troviamo tutti sul dhoni dopo uno spuntino a base di thé e gallette, iniziamo la navigazione che in venti minuti ci porterà sul sito d’immersione, Lankan Paradise, una cleaning station dove si spera d’incontrare le mante. Dopo il briefing sul sundeck della barca, andiamo a prepararci, saltiamo in acqua tutti insieme, il mio gruppo si è assottigliato, ma la mia guida rimane il vulcanico Alessio Comiran.
L’acqua è abbastanza limpida ma la luce è poca a causa dell’orario ma anche per le fitte nuvole che ancora sono presenti. Scendiamo sui venti metri ed incontriamo alcuni piccoli squali pinna bianca. Dopo una decina di minuti Alessio mi mostra una bella tartaruga verde, mi avvicino lentamente ma va via subito, non consentendomi di fotografarla da vicino come avrei voluto. Proseguiamo il nostro giro tra attinie con i pesci pagliaccio, branchi di pesci chirurgo e grugnitori. Una piccola tartatuga nuota tra me ed Olga che ha una bella coppia di lampade sulla sua videocamera, le faccio segno di posizionarsi alle spalle del rettile ed inizio a scattare mentre lei filma la scena. Raggiungiamo poi la cleaning station ma di mante non c’è traccia, ci allontaniamo per poi ritornare, ma oggi non siamo stati fortunati, le condizioni meteo stanno cambiando con il nuovo monsone che si è appena “insediato”, cambiano anche le correnti ed il comportamento dei pinnuti. Terminiamo l’immersione dopo 45 minuti, abbiamo fretta di rientrare in barca per la colazione e per partire con la navigazione verso l’atollo di Ari, dove effettueremo le altre tre immersioni programmate per oggi. Tempo di un riposino e si ricomincia …