Ore 730 sveglia, briefing ore 745. Ho tutto pronto da ieri sera sperando nel balena, quindi minidome e sigma 15 mm. Terminata la riunione in salone saliamo sul dhoni.
Nella vestizione chiudo erroneamente l’erogatore principale nella cinghia in vita e sono costretto a saltare in acqua con il secondo erogatore.
Iniziamo la discesa fino a circa 35 metri e osserviamo il passaggio degli squali, singoli e a gruppetti. L’obiettivo scelto è errato e me ne rammarico ma avevo previsto la situazione, avrei cambiato nei tuffi successivi l’obiettivo. Fatico a state in posizione con lo scafandro ed i due flash che aumentano il mio impatto sulla corrente, facendomi consumare aria più del dovuto.
Quando il computer mi segna 6 minuti di decompressione risalgo accompagnato da Alessio che mi porta ad un “fungo” roccioso a tre metri e, pensando di farmi cosa gradita, mi offre il suo uncino agganciandomi alla roccia e gonfiandomi il gav … il problema che sono arrivato a tre metri di profondità mentre la deco è impostata sul mio shaerwater perdix a 6 metri … ALERT ALERT … il computer mi avvisa che ho saltato la deco e mi chiede conferma. Ok, mi sgancio e ritorno in posizione, alla base del fungo dove completo la sosta di sicurezza fino a risalire con sole 20 bar nella bombola.
Una volta in barca, mentre tutti sono strabiliati dalla bellezza dell’immersione, io sono un poco crucciato per aver “bruciato” una buona occasione, poco male, si torna alla Ocean Sapphire per fare la colazione. Riporto a bordo la Nauticam D850 per sostituire l’obiettivo, pronto al prossimo tuffo!