Ultimo giorno d’immersioni a Saline Joniche, la breve vacanza volge al termine. Mi sveglio presto come al solito per fare la prima colazione e preparare la fotocamera. Monto il Sigma 15 mm con minidome Saga Dive ed i flash OneUw 160X sulla Nauticam NA-D850. Domy passa a prendermi alla 8 mentre le mie donne dormono ancora.
Arrivati al diving attendiamo l’arrivo di tutti i partecipanti e caricate le auto, andiamo a Pellaro. Raggiungiamo il punto di accesso alla spiaggia ed iniziamo la vestizione.
Entriamo in acqua e scendiamo lungo il pendio degradante guidati da Domy che durante il briefing pre-dive ci ha ribadito le regole d’ingaggio … bisogna avvicinarsi tutti insieme accerchiando il carrello per evitare ogni possibile via di fuga dei pesci trombetta Macroramphosus scolopax. Ci muoviamo coordinatamente per mantenere i rosei pinnuti concentrati tra le corolle degli spirografi che sono cresciuti sul carrello, cercando di non sollevare troppo sedimento dal fondo.
Non avendo ricaricato i flash, le batterie cominciano a scaricarsi, lasciandomi senza possibilità di illuminare a dovere la scena. In particolare, quando siamo in risalita sul pendio, sono costretto ad usare la luce ambiente per fotografare l’enorme nassa adagiata sul fondo. Durante i pochi minuti di sosta di sicurezza, mi diverto a scattare qualche immagine al bellissimo sole che penetra nell’acqua cristallina.
Rientriamo a terra e ci svestiamo, torniamo al diving dove non manca la birra, provvedo al lavaggio delle attrezzature e le metto ad asciugare, per poi ricomporre i borsoni subacquei in vista della partenza verso casa. Alle 12:30 vado al Conad a fare la spesa per il pranzo, sistemo anche le attrezzature nella borsa fotografica e poi raggiungo la famiglia in spiaggia.
La sera si conclude con un’ottima cena, i miei amici si sono avviati un poco prima, noi abbiamo preferito restare fino all’ultimo minuto utile in spiaggia. Li raggiungiamo e ci deliziamo con i gustosi piatti sfornati dallo chef, brindando alla prossima venuta a Saline Joniche!