Subito dopo aver sostituito le bombole scariche con quelle a 200 bar, ci spostiamo in gommone con direzione Grotta dello Zaffiro, pronti ad immergerci di nuovo.
Le batterie dei miei flash mi hanno mollato ma la fortuna ha voluto che oggi Gianluigi avesse portato con se la sua fotocamera Nauticam NA-D810 con i flash Ikelite. Molto bene, anche se non provvista di un mirino magnificatore, posso scattare lo stesso qualche foto in grotta.
Faccio da apripista ed entro per primo nella grotta, mi volto e illumino verso l’esterno per mostrare il punto nel quale è possibile risalire fino alla superficie senza urtare la roccia. Tiriamo fuori le teste dall’acqua ed iniziamo ad illuminare ed ammirare la bellissima volta della cavità. Mi avvicino con la lampada alle stalattiti e stalagmiti, ammirandone i riflessi nell’acqua. Effettuiamo un breve giro anche sul fondo ma ben presto usciamo dalla caverna per procedere lungo la parete rocciosa esterna di destra dove incontriamo una piccola spugna Axinella cannabina.
Lungo la parete si apre anche un altro piccolo grottino con il fondo coperto dal fango, interessante fotograficamente perché provvisto di altre aperture. Arriva il momento per Fabio di lanciare il segnale in superficie per avvisare Gianluigi che siamo pronti a riemergere.
Torniamo al Punta Campanella Diving dopo aver ammirato i mega-yacht in rada davanti Nerano. Arrivati al diving, lavo come di consueto tutto il materiale e subito parto con lo scooter con direzione di casa dove arrivo per le 14:30.
Mangio al volo qualcosa ma la mia famiglia non ha voglia di scendere al mare. Posso così buttarmi sotto la doccia, fare un riposino ed infine, mettermi a guardare le foto scattate oggi.