Dopo il riposino pomeridiano, rimontiamo le fotocamere e alle 18:30 siamo pronti. Raggiungiamo il diving e restiamo lì in compagnia di Domy fino alle 20. Non manca ovviamente il “cazzeggio” & il gelatino al limone, ma anche il giro al Conad per andare a comprare qualche bottiglia di liquirizia Caffo. Attendiamo l’arrivo di Umberto ma continua a soffiare il vento forte da Nord per cui non c’è alternativa sulla scelta del punto d’immersione. L’unico ridossato è lo Scoglio Bianco.
Arriva finalmente Umberto insieme a Giorgio, ci muoviamo dopo le 20:30 e parcheggiamo le auto. Dopo una mezz’ora scendiamo in acqua attraversando la discesa sabbiosa.
Domy ci porta immediatamente nel punto dove c’è abitualmente la murena orientale Enchelycore anatina. Mimmo si mette in posizione dinanzi al soggetto ed io capisco che non è il caso di aspettare il mio turno, ripasserò dopo aver fatto un giro sul sabbione sempre ricco di soggetti. Poco sopra Mimmo, sullo scoglio c’è una piccola cicala di mare che ben presto scappa via.
Proseguo la passeggiata tra gli scogli e trovo una seconda piccola cicala e poi ancora un’altra. Vado in giro con Domy ed Umberto ma la temperatura dell’acqua in profondità è 17°C, freddissima, da togliere il respiro. Ritorno sul posto insieme a Domy, ma Mimmo è disperato! La sua Nikon D800 si è bloccata e non scatta più. Allora provo io … la murena è affacciata dall’altro lato dello scoglio. Non c’è molto spazio per inserire fotocamera e flash nella stretta fenditura. Mentre indugio con la lampada accesa per sistemare i bracci in modo da potermi avvicinare il più possibile, proprio sfruttando la luce del mio faro, la murena con uno scatto fulmineo cattura un Apogon imberbis e lo ingoia sotto i nostri occhi increduli. Riesco dopo a scattare qualche foto ma nessuna come desiderato, non riuscendo ad avvicinarmi bene. Sono congelato, così cerco sollievo nell’acqua bassa, molto più calda, dove Umberto mi mostra una seppia.
Terminata l’immersione torniamo verso le auto risalendo faticosamente sul pendio della spiaggia; ad attenderci c’è Giuditta. Sono le 22:30 quando ce ne andiamo a cena dal nostro amico Angelo del Ristorante Naif, portando con noi le fotocamere.
Mangiamo divinamente: insalata di mare con cipolle di Tropea, cozze, frittura e una superlativa ricciola di fondale al bergamotto. La birra non manca, ma stasera niente liquirizia, c’è solo l’Amaro Silano. Le bottiglie da 2 litri di Nerizia le abbiamo prese noi ed Angelo ne è rimasto senza! Lo sfottiamo a lungo per la mancanza della liquirizia Caffo che reputiamo la migliore, al fine di ottenere uno sconto sul prezzo delle bottiglie che abbiamo preso da lui ieri sera.
Torniamo a casa all’una di notte, non c’è nessuno per strada fortunatamente, eravamo a rischio con l’alcool test. Prima di andare a dormire metto la Nauticam NA-D850 sotto la doccia e le faccio il bagnetto ma la lascio lì senza asciugarla, non ho necessità di riaprirla per l’immersione di domani.