Marco Gargiulo

#35 Sorrento con Arturo – Immersione Notturna

Quando un fratello ti chiama e ti chiede un aiuto … si risponde subito affermativamente! Non importa se sei al terzo tuffo giornaliero!

Rientrato dal mare provvedo finalmente a tagliare la barba che lascia entrare acqua nella maschera. Alle 19:30 scendo da casa, passo per il garage a prendere la muta e le bombole, poi vado a casa dei miei genitori dove abbiamo il nostro meeting point. Lascio il borsone con attrezzatura subacquea e bombola nell’auto di mia madre e mi avvio al porto di Sorrento, ma sono sempre costretto a circumnavigare l’isola pedonale. Anche Arturo e mamma fanno lo stesso ma si fermano un attimo a casa di mio fratello per prelevare sua moglie Pasqualina e la borsa fotografica. Siamo tutti al porto alle 20 e ci dirigiamo sul pontile di legno della cooperativa dove la nostra imbarcazione è già pronta in banchina.

La luce a quest’ora è ancora tantissima ed il sole non è ancora tramontato. Aspettiamo le tenebre in porto e cominciamo la vestizione, senza affrettarci minimamente. Quando è sufficientemente buio, ci muoviamo dalla banchina e ci dirigiamo verso Marina Grande, ma questa volta mantenendoci nella zona antistante gli stabilimenti balneari.

Ci tuffiamo in pochi metri d’acqua e subito incontriamo una grande mormora che, scappando via, ci porta dritti dritti al primo pesce civetta della serata. Iniziamo a scattare ma ben presto ci accorgiamo che di Dactylopterus volitans ce ne sono una gran quantità!

6, 7, 8, ne perdiamo il conto, non saprei dire quanti ne abbiamo visti! Una frenesia forse riproduttiva che li ha concentrati tutti in questo posto! Sono circa 30 minuti di fuoco con scatti a ripetizione, ma con tanta sospensione che si solleva per inseguirli nei loro spostamenti sul fondo sabbioso.

All’improvviso si dileguano e noi ci ritroviamo sul pendio senza più riferimenti. Risaliamo un poco e si cominciano a rivedere le ondulazioni della sabbia che ci indicano chiaramente la direzione nella quale proseguire. Incontriamo un piccolo polpo e poi una cernia alessandrina, alcune stelle marine, una piccolissima Alicia mirabilis tra le foglie di Posidonia oceanica, ma tutto ciò non ci “scalda” come ciò che abbiamo vissuto pochi minuti prima.

Trascorriamo 80 mitici minuti in acqua, prima di risalire, con l’aria delle bombole ormai agli sgoccioli, incontriamo un paio di esemplari di grongo delle Baleari Ariosoma balearicum molto collaborativi, ai quali scattiamo le ultime foto della serata.

Ritornati in porto, siamo soggetti ad un controllo di routine in Capitaneria di Porto; anche se hai tutto in ordine, non si è mai tranquilli fin quando non ci si saluta!

Alle 23:30 ci muoviamo dal porto ed un quarto d’ora dopo sono finalmente a casa. Provvedo all’immancabile lavaggio delle attrezzature e poi vado a fare la  doccia. D’estate non è un problema la cena a tarda ora e dopo c’è anche il tempo di somministrare il cibo nell’acquario tropicale al mio squaletto Bamboo che aspetta  le tenebre per saziare la sua fame.

Prima di andare a nanna, apro lo scafandro e tiro fuori la fotocamera Nikon D850 per dare un rapido sguardo alle foto scattate. Ce ne sono alcune belle, sono soddisfatto della bellissima giornata trascorsa e vado a dormire felice e soddisfatto!

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