Trascorriamo un’ora di riposo e di piacevolissimo cazzeggio sotto il sole, ben presto siamo di nuovo pronti per un nuovo tuffo. Questa volta siamo sulla Secca Principale del Banco di Santa Croce e Mimmo si immerge prima degli altri … lo seguo subito dopo, non attendendo il gruppo.
Scendo sulla Savalia savaglia e poi passo nel tunnel ma l’acqua è sporca, ci sono già passati altri subacquei. Esco dalla fenditura e vado ad ammirare le gorgonie rosse ma, proseguendo lungo la parete, mi accorgo che non c’è più la grande spugna Axinella cannabina. Non riesco a spiegarmi l’accaduto, ipotizzo che qualcuno l’abbia strappata!
Effettuo un giro antiorario dello scoglio fino ad arrivare dall’altro lato della grotta passante. Qui ci sono tante Paramuricee e tra le Eunicelle e le margherite di mare, si adagiano le cernie, con i dentici che volteggiano nell’azzurro in cerca di cibo.
E’ sempre un magnifico spettacolo l’immersione al Banco, ma forse oggi, a quest’ora, è meno rigoglioso del solito.
I 60 minuti d’immersione sono conditi da ulteriori 11′ di decompressione. Per farli trascorrere, inizio a guardare qualche foto sul display, ma poi, annoiandomi, mi distendo a pancia in sù per dormire un pochino e far trascorrere più rapidamente i lunghi minuti.
Rientriamo al diving intorno alle 14, scarichiamo le attrezzature ed effettuo il consueto rapido lavaggio della fotocamera Nauticam NA-D850. Non importa la solita accuratezza … stasera la “bambina” torna in acqua di nuovo!
Per ovviare alle batterie ormai scariche dei flash, mi faccio lasciare una coppia di accumulatori di scorta da Pietro che mi consegna anche il mitico Nikonos RS13 mm appena modificato dalla Seacam.
Alle 14:30 sono già sullo scooter, arrivo a casa per un pranzo velocissimo, ben presto me ne vado in spiaggia con mia moglie Mariolina ai Bagni Salvatore, in attesa dell’immersione della sera, alla quale sarà presente anche mio fratello Arturo.