Marco Gargiulo

#3 Marina Grande di Sorrento – Immersione Notturna

Anche oggi la mattinata trascorre sbrigando qualche commissione: al supermercato, in farmacia, alla ricerca di alcune foto nell’archivio per il libro dei miei genitori, una piccola pulizia ai vetri dell’acquario e … un sopralluogo metereologico!  Vado a guardare il mare perché da casa mi sono accorto che c’è molto vento e bisogna controllarne la direzione. Fortunatamente è un intenso scirocco ed il mare è ottimo come previsto.

Dopo pranzo mi siedo davanti al computer per mettere a punto i racconti delle due prime immersioni del 2022 e mando il consueto messaggino al mio amico Antonio Ferola che inizialmente mi scrive di non pensare di scendere a causa del vento intenso.

Nel tardo pomeriggio inizio ad assemblare lo scafandro e preparare le borse per andare a mare. Alle 17 Antonio mi manda un video “live” dalla Marina Grande nel quale mi dice. “Scendi! E’ bellissimo!” Termino la preparazione e scendo di casa, passo al garage a prendere la bombola e arrivo al porticciolo. Riesco agevolmente a parcheggiare vicino alle scalette e vado a salutare il mio amico pescatore. Mi segnala però che per la sua pesca le condizioni non sono ottimali. 

Alle 18 sono in acqua, sempre con marea bassissima. La visibilità esterna al porto è ottimale e la temperatura sembra anche più fredda … spero in una bella serata!

Le mie aspettative sono clamorosamente infrante, la serata è particolarmente negativa. Il fondo sabbioso che riesco a scrutare agevolmente con la torcia di ricerca è un deserto. La desolazione è interrotta solo dai rifiuti sottomarini che costellano il fondale e da poco altro: una piccola Alicia mirabilis su una nassa, un sarago maggiore, un primo serpente di mare Ophysurus serpens, poi un altro più piccolo ed infine il terzo, il mio amico “Pippo” sotto la scogliera. Lo avevo visto da lontano con la bocca spalancata e la testa fuori di un palmo abbondante dal sedimento. Spente le luci mi sono avvicinato lentamente ma il pesce evidentemente, avvertendo la mia presenza, si ritrae all’interno della sua buca per sfuggire alle mie attenzioni.  

Rientro a terra sconsolato dopo circa 60 minuti. Antonio mi viene incontro e prende la mia fotocamera e mi accompagna all’auto. Anche la sua serata è stata negativa, infatti ha già raccolto le sue canne per tornare a casa ed ha atteso il mio rientro prima di andar via. Mi svesto e sistemo l’attrezzatura, unica nota positiva, ho raccolto un artificiale da pesca per lui che ho messo in un barattolo di vetro all’interno della tasca della muta per non bucarla!

Lo saluto dopo aver scattato una foto ricordo, me ne torno a casa a lavare tutto. Il vento è ancora intenso e fuori al balcone mi congelo mentre effettuo l’operazione. Unica nota positiva però, quella di avere pochissime foto da sistemare dopo cena prima di pubblicare questo racconto! 

 

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