Trascorriamo una quarantina di minuti d’intervallo in gommone mentre sostituiamo le bombole e ci prepariamo al successivo tuffo, il cielo si è rannuvolato e due clienti desistono dall’effettuare la seconda immersione perché infreddoliti. Questa volta scendo da solo e anticipando il gruppo, Fabio ed Andrea hanno da accompagnare i clienti lungo la parete rocciosa di Punta Lauro ed impiegano un pò di tempo a prepararsi.
Nei primi metri della colonna d’acqua la visibilità è pessima, quasi lattescente, in questa zona però ci sono tantissime piccole meduse Pelagia noctiluca, dall’insolito colore arancio, segno di uno stadio giovanile.
Effettuo un rapido giro sulla punta dove trovo una piccola aragosta, non resto a lungo in profondità perché è mia intenzione andare a vedere se mi riesce di fotografare le meduse. Ce ne sono tantissime e molte di esse hanno catturato alcuni tunicati pelagici, dedico così gran parte del tempo e delle foto a loro.
Dopo 45 minuti risalgo in superficie, consapevole che le persone che sono a bordo hanno freddo e desiderano tornare a terra quanto prima. Sorprendentemente, c’è di nuovo il sole, aspettiamo anche la riemersione di Andrea e rientriamo subito a terra dove ci si mette in fila per “tuffarsi” sotto la doccia calda.
Metto in ordine le mie cose e saluto tutti, torno dalla mia family per festeggiare con loro. Alle 13:30 sono già a casa, prima del solito. Mia moglie che mi conosce alla perfezione ha interpretato i miei desideri, cucinando il mio piatto preferito. Sono abbastanza “cotto” e mi stendo sul sul divano, mi addormento all’istante. Quando mi sveglio trovo una valanga di telefonate e messaggi, inizio così a rispondere a tutti per ringraziarli!