Marco Gargiulo

#33 Vervece con Punta Campanella Diving

In tarda serata mando un messaggio a Gianluigi nel quale annuncio la mia presenza e chiedo quali sono gli orari del programma domenicale. Nel confermarmi la partenza del primo turno alle 8:30 mi suggerisce di montare il superdome per scattare qualche foto “split” al Vervece.

Alle 8:20 sono già al Punta Campanella Diving, lungo il percorso in scooter mi entra un moscerino nell’occhio destro, nonostante la visiera del casco abbassata! Speriamo che il fastidio non mi provochi problemi a mettere a fuoco …

C’è un gran fermento stamattina. Edoardo è venuto da Baia per dare una mano qui a Massa Lubrense; Fabio, Andrea, Vittoria e Gianluigi sono alle prese con i clienti per completare gli equipaggi dei due battelli. 

Su Berta, salgono gli snorkelisti tra i quali c’è anche Mimmo con Sara e sono diretti a Mitigliano, noi andiamo con Marangone al Vervece. Tra i miei compagni odierni ci sono anche Francesco e Linda dell’Associazione Jacques Cousteau. Per non perdere l’occasione, effettuo il selfie con loro in modo preventivo, certo di non riuscirlo a fare al nostro ritorno a terra. Alle 9:30 usciamo insieme dal porticciolo, nel frattempo è montata una leggera onda a causa del vento e dei natanti già presenti in mare. 

Gianluigi si tuffa in acqua per l’ormeggio alla boa sommersa, l’acqua è torbida, di un verde bottiglia, sembra essere sul Lago di Como. Nei primi metri l’acqua è terribile ed è anche calda, 21°C. Mi tuffo per primo e provo a scattare qualche immagine “split” (mezza dentro e mezza fuori dell’acqua) ma non è possibile fare ciò che desideravo. C’è anche una forte corrente superficiale che ci spinge verso terra, così decido di non contrastarla ma di assecondarla. Inizio ad immergermi sulla punta che guarda la costa effettuando un giro dello scoglio in senso orario, opposto a quello abituale effettuato in quello antiorario. La visibilità dell’acqua migliora in profondità e c’è anche un evidente cambio di temperatura, a fondo è di 15°C. Fortunatamente l’occhio ora è ok e non ho nessun problema a fotografare, restano ancora le difficoltà “diottriche” da correggere!

Nel mio giro alternativo, subito incontro alcune cernie ed un gruppetto di corvine che si allontanano al mio passaggio. Le alghe che ricoprono il fondo così come le gorgonie gialle sono piegate dalla corrente. Raggiungo lo scoglio dove solitamente vedo la musdea ed anche oggi c’è. Non collabora molto e si ritrae subito nella sua tana. Nel frattempo arriva il gruppo di sub che sta “girando” nel verso solito e mi passano sopra la testa. Sono prossimo ad arrivare al canalone con le gorgonie ed in lontananza si vedono ancora alcune cernie guadagnare l’oscurità delle rispettive tane. Mi fermo a scattare qualche foto alle gialle Eunicella cavolinii che qui sono molto belle e poi arrivo alle prime colonie di gorgonie rosse. Risalgo un poco e trovo un bel ramo di Leptogorgia sarmentosa e poi mi fermo al buco con i Parazoanthus axinellae. Come accaduto anche altre volte, nella fenditura c’è una bella murena distesa in attesa di qualche preda. Scatto una serie di foto spostando i flash e il pesce non si sposta … riesco allora anche a direzionare il flash di destra all’estremità del buco per creare un’illuminazione laterale.  A questo punto decido di giocare il Jolly … l’animale non si muove … allungo la mano sinistra verso la sua coda serpentiforme e lei balza fulmineamente in avanti lanciandosi dentro l’apertura, scatto immediatamente e fortunatamente riesco a “trattenerla” nel fotogramma.

Sono prossimo a tornare verso la boa di ormeggio ed inizio a dover contrastare di nuovo la corrente. Mi accorgo di una leggerissima perdita dal manometro che disperde delle micro-bollicine. Continuo a scattare foto alle margherite di mare e non mi accorgo della presenza di un’aquila di mare che mi svolazza sulla testa. Si vede anche qualche barracuda in lontananza.

Vado verso la statua della Madonna del Vervece, c’è molta corrente e faccio fatica. Incontro Francesco e Linda e scatto un veloce selfie, poi risalgo in superficie dove nell’acqua opalescente le castagnole Chromis chromis si ammassano alla roccia probabilmente per sfuggire ai predatori. Riemergo tra le onde e salgo sul gommone e ce ne torniamo al diving dove Berta non è ancora rientrata dallo snorkeling.

Mentre lo staff di Marangone si prepara per la successiva uscita alle 11:30, dopo aver lavato le attrezzature torno a casa alle 12 per pranzare con i miei familiari e successivamente tornare al mare con loro ai Bagni Salvatore di Sorrento. Incredibilmente mentre rientravo con lo scooter, un moscerino mi ha centrato inspiegabilmente anche nell’occhio sinistro! 

Una volta in spiaggia mi sistemo sotto l’ombrellone con l’iPad per guardare il GP di Montecarlo di F1. Una improvvisa pioggia torrenziale posticipa la gara di un’ora, quando riparte la connessione internet inizia a fare i capricci e non riesco a seguirla tutta. Decido così di andare a fare il primo bagno dell’estate. Quando ritorno a casa ed accendo la tv, mi accorgo del disastro commesso dal box della Ferrari con una gara buttata via per delle discutibili scelte strategiche.  

 

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