Dopo un breve riposino, alle 17 suona la sveglia e torno al Costa del Sud Diving Center. Faccio quattro chiacchiere con Andrea Giulianini e Claudio Bertasini, due tra i più bravi subacquei dell’epoca analogica e tutt’ora in azione ed attendo che man mano arrivino tutti gli amici e concorrenti del concorso fotografico Salento Sub. Scatto le foto di rito pre-gara con loro e proseguo il “cazzeggio” fino alle 20.
Gianluca Romano solleva il suo drone ed inizia a girare alcune scene dei concorrenti pronti per l’immersione notturna alla “Lea” che segna la prima “tappa” del concorso fotografico estemporaneo.
Tutti escono con il gommone del diving, io con Mimmo e Sara vado in camera a prendere la fotocamera e ci prepariamo per immergerci in notturna all’interno del porto, partendo da terra e senza accompagnatori. Dopo il tuffo della mattina non ho nemmeno aperto lo scafandro, ho solo sostituito per sicurezza le batterie delle lampade e dei flash.
Alle 20:30 iniziamo i preparativi, mentre ci vestiamo al diving, mi accorgo che c’è stato uno scambio di cappucci in gommone. Sono costretto ad usarne uno più piccolo che mi da un poco fastidio. Alle 21 siamo in acqua tra le barche, con Sara che resta in superficie con la GoPro di Mimmo.
Immediatamente incontro un rombo di rena, lo mostro a Mimmo e proseguo. Non mi accorgo che a poca distanza c’è una razza che Mimmo fotograferà in modo magistrale. Che peccato non averla vista. La serata è particolarmente divertente. Io vado in giro da solo per la maggior parte dell’immersione.
Un piccolo polpo e tantissimi paguri di grandi dimensioni tra le catene ricoperte da spugne arancioni. Una piccola seppia si palesa davanti al mio obiettivo e fruttando le potenti luci, approfitta per catturare fulmineamente un piccolo pesciolino sotto i miei occhi.
Dopo circa 80 minuti a 5 metri di profondità, arriviamo al di sotto dei pescherecci che sono ormeggiati in punta al porto. Qui sotto c’è di tutto! I paguri fanno festa con gli scarti della pesca gettati in mare. Ecco spiegata la grande presenza e le grandi dimensioni dei crostacei in questa zona. Una coda di pesce spada, una murena, una razza e tanti altri pesci, in vario stato di decomposizione.
Faccio a turno con Mimmo per immortalare i soggetti sotto le barche. Durante il rientro verso terra, sul fondo sabbioso c’è anche una Bursatella leachi ed un bellissimo pesce prete Uranoscopus scaber che mi caccia la “lingua” ma non riesco a fotografarla ma anche due bellissime attinie di rena Condylactis aurantiaca.
Risaliamo in banchina e laviamo le nostre attrezzature, corriamo in camera per fare una veloce doccia, cambiarci ed indossare gli abiti “civili” e alle 23 ritorniamo sulla banchina dove l’odore della carne di sente di lontano. La grigliata è già iniziata da tempo ma ci hanno conservato il panino con pomodori & cetrioli e le salsicce, magistralmente cucinate da Gianluca. Solo dopo la mezzanotte ritorniamo in camera per andare a dormire, a conclusione di una bellissima giornata trascorsa in mare.