Approfittiamo dell’intervallo post-immersione trascorso al diving per mangiare un cornetto gelato, gentilmente offertoci da Mimmo che ha anche l’occasione per ricaricare il trigger usato per comandare i flash in fibra ottica. Aspettiamo l’arrivo di altri due clienti che sarebbero venuti nel pomeriggio, richiamati per anticipare la loro immersione e appena possibile, usciamo di nuovo su Berta, dopo aver sostituito le bombole.
Rosy resta in barca mentre Gianluigi torna in acqua a Cala di Puolo. Ancoriamo sulla sabbia e Rosy mi raccomanda di andare a controllare l’ormeggio. Raccolgo una conchiglia dal fondo e la appoggio alla cupola dell’oblò per verificare la messa a fuoco a contatto lente, faccio fare lo stesso al prof per verificare, a parità di obiettivo, il diverso rapporto d’ingrandimento ottenuto con oblò differenti.
Percorro tutta la parete rocciosa in cerca di soggetti, i luoghi noti sono sempre oggetto di una sosta fotografica, come le chiazze di Posidonia oceanica e lo scoglio sporgente con le margherite di mare. Ad un certo punto, nell’avangrotta di una piccola caverna che si apre lungo la costa, incontro un vermocare Hermodice carunculata.
Sulla strada del rientro c’è un grosso polpo nella sua tana e dopo 45 minuti, sentendo freddo, me ne risalgo in anticipo. In risalita, mi imbatto in Gianluigi che si lascia fotografare … molto da vicino!
Alle 13:30 siamo tutti a bordo, torniamo al diving dove provvedo al lavaggio delle attrezzature, saluto i miei amici e corro a casa. Smonto immediatamente lo scafandro per tirar fuori la fotocamera, mangio un panino e poi il caffè, prendo l’iPad e scendo al lido Bagni Salvatore per raggiungere la famiglia che è già al mare. Il cielo si rannuvola a tratti, ma ben presto torna a splendere il sole. Mi stendo sul lettino e presto arriva l’ora di guardare sull’iPad la Sprint Race di F1. In serata il vento aumenta fino a diventare intenso, ma attenua piacevolmente il calore!
