Alle 12 usciamo di nuovo con direzione Scoglio Vervece. Durante la brevissima navigazione, non perdo l’occasione per scattare un selfie in gommone con Rosy & Ivo. Ormeggiamo alla boa sommersa e mi tuffo per primo, come di consueto. Avendo già effettuato l’immersione in precedenza mi mantengo a bassa quota, ma è mia intenzione di andare a cercare le cernie brune.
Andrea entra in acqua con Ivo ed il gruppo di sub, io scendo da solo in cerca del cernione che puntualmente vedo infilarsi nella sua tana. Alzando lo sguardo al cielo si ammira un folto banco di barracuda, mentre sul fondo è adagiato uno scorfano rosso. Mentre effettuo un il giro dello scoglio, scopro la tana delle corvine, oggi ce ne sono quattro che si spostano lungo il pendio roccioso.
Quando arrivo nei pressi della statua sommersa, la mia attenzione viene subito catturata da una macchia bianca sulla superficie metallica della Madonna … sono uova di castagnola Chromis chromis e c’è uno dei genitori che le sorveglia!
Inizio a scattare ma mi accorgo che il flash di destra è ormai scarico. Posiziono l’altro in modo da illuminare la scena, ma non mi riesce di scattare al meglio delle mie possibilità. Arriva anche Andrea e gli mostro la candida massa gelatinosa con il suo guardiano. Lui inizia a filmarlo con la videocamera e mostra la scena anche ai suoi clienti.
Risaliamo tra le immancabili onde delle barche in transito e alle 13:30 siamo al Punta Campanella Diving. Una mezz’ora dopo sono già a pranzo, preparandomi per andare al mare con la famiglia. All’ultimo minuto però decido di restare a casa con Lorenza a guardare il GP di F1 … c’è Leclerc in pole position!