Marco Gargiulo

#68 Torre Guaceto

Sabato mattina la sveglia suona alle 6:45. Mi affaccio dalla finestra e noto la piscina privata interna al giardino della suite … bisognerà provarla quanto prima! Oggi c’è il sole ma ancora un po’ di vento. Chiudo lo scafandro e mi vesto per andare a fare la prima colazione in prossimità della piscina dove ci sono tutti i miei amici e concorrenti. In verità, non avendo capito bene dov’era ubicata la nostra colazione, con Andrea Gruppioni mi sono “imbucato” erroneamente al ristorante prima di arrivare al bar “giusto”, vicino alla piscina, ma ovviamente abbiamo “assaggiato” le specialità della casa!

Ritorniamo nelle stanze e con il carrello porto la mia borsa sub all’ingresso del parcheggio, vicino alla sbarra dove ci ritroviamo tutti alle 9 per salire sui minivan che ci portano a Torre Guaceto. Mentre aspettiamo di caricare le nostre attrezzature, ricevo un graditissimo regalo dall’amico Umberto Raganato, una coppia di coperchi stampati in 3D a protezione dei  miei oblò! Ovviamente, a grande richiesta, scatto un megaselfie nel minivan!

Raggiungiamo il punto di partenza, nei pressi dell’antica torre e Giuseppe Mesiano ci equipaggia di tutto il necessario per l’immersione. Vengono anche calati in mare i gommoni per l’occasione. In questa area protetta normalmente sono vietate tutte le attività in mare e questa manifestazione fotosub ci concede una rara eccezione.

Ci raduniamo e prima di iniziare scatto un nuovo megaselfie con lo scafandro.

Arriviamo sul punto d’immersione e scendiamo, ma inizialmente non “centriamo” il punto esatto, l’ancora infatti ha scarrocciato e ci ha spostato di qualche decina di metri facendoci perdere la localizzazione. Risaliamo e ci rituffiamo sul punto concordato. C’è una balza rocciosa che si stacca dal substrato di qualche metro, la parte superiore è coperta da alghe, mentre le pareti verticali sono piene di vita coralligena e a farla da padrone in questa zona sono le spugne Axinella cannabina. Sono tantissime, ma tutte messe in posizioni molto scomode per fotografarle. Inoltre sono in acqua in contemporanea con i concorrenti della gara e non ho intenzione di disturbarli o sottrarre scorci a loro che devono competere. Approfitto anche per fare qualche foto di reportage dei fotografi in azione. L’acqua non è molto limpida, ma rispetto alle condizioni di ieri, sono assolutamente accettabili.

Rientriamo alla base dopo la prima immersione sul canale delle Axinelle e scendiamo a terra per il pranzo a sacco che consumiamo all’interno della torre. Prima di tornare in mare mi diverto a giocare al “recluso”!

Subito dopo,  provvediamo alla liberazione di una tartaruga marina. Nonostante mi sia posizionato nel punto giusto, l’acqua marrone non mi ha consentito di vederla arrivare e quindi di fotografarla a dovere, ma è stata una bellissima emozione. Alle 13  siamo pronti a ritornare in mare dopo qualche altro selfie.

 

 

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