Inizio il mio lunedì lavorativo con un passaggio mattutino all’Ospedale di Sorrento. Nel lasciare l’auto nel Parcheggio Ulisse mi accorgo, guardando tra la vegetazione, che il mare sembra calmo, o almeno così appare. Il meteo è favorevole almeno per la giornata odierna ma la temperatura è molto fredda. Salgo ad incontrare i medici del nosocomio e poi, mentre mi sposto verso Castellammare di Stabia, Torre del Greco e poi Portici, telefono al mio amico Rosario. Si era lamentato nei giorni scorsi di non essere stato coinvolto nelle mie ultime sortite subacquee … così, ho pensato di sentire come fosse messo per la serata!
Mi conferma di aver tanta voglia d’immergersi e di avere il pomeriggio libero dal lavoro. E’ necessario però mettere in carica le batterie per la serata e lo fa appena rientra a casa, mandandomi la foto. Io intanto lo aggiorno delle ottimali condizioni meteo-marine, mentre mangio un saltimbocca dai miei amici dell’Oasi.
Rientrato a casa inizio a sistemare la fotocamera ed attendo il suo arrivo a Sorrento in serata. Useremo la sua automobile stasera, trovare posto per due vetture è un’impresa! Ho lasciato la configurazione usuale, quella con minidome e Nikon 8-15 mm abbinata ai potenti flash OneUw 160X. Spero che l’acqua si sia pulita un poco, l’ultima volta era veramente terribile.
Con il passare delle ore però il cielo si è rannuvolato e la temperatura dell’aria torna ad essere molto fredda. Mentre a Sorrento è in corso l’accensione dell’albero di Natale, io sono già sotto casa ed attendo Rosario che è nel traffico.
Alle 18:30 carichiamo la mia attrezzatura a bordo e dopo essere passati per il garage, raggiungiamo Marina Grande di Sorrento. Parcheggiamo l’auto e alle 19:40 entriamo in acqua.
Arriviamo a 30 metri e subito vedo un piccolo capone ubriaco. Lo segnalo subito a Rosario e lo faccio scattare per primo. Dopo poco però il pesce scappa via. Ci sono come sempre tanti rifiuti sul fondo. Recupero un paio di occhialini da nuoto e poi uno snorkel. Qualche metro più in là Rosario vede un pesce morto, una piccola cernia, nella rete abbandonata che è impigliata alla base di una boa.
Proseguiamo la nostra passeggiata sottomarina e ci imbattiamo in una enorme triglia; poco dopo una bella seppia è semi sepolta nel sedimento. Lascio spazio a Rosario e solo dopo mi avvicino al bellissimo mollusco cefalopode. Le dedichiamo molto tempo e tanti scatti.
Risaliamo verso la scogliera e vediamo una piccola polpessa e qualche pesce lucertola. Ben presto la salutiamo perché, a ridosso della scogliera, c’è qualcosa di molto interessante …
Un grosso polpo si ripara con una busta di plastica per non essere notato … è alla base dello scoglio e dopo qualche flash esce dalla tana sollevando un polverone. Lo seguiamo prima tra gli scogli e poi lungo il pendio fangoso, alternandoci nello scatto, fin quando non decide di lasciarci sul posto. Così torniamo nel porto.
Anche qui c’è tanta “monnezza”, piatti e bottiglie ed altro ancora.
Qui mi imbatto in un nuovo soggetto, una seconda polpessa. Scattiamo ancora una volta alternativamente ma ben presto sono costretto a risalire in superficie perché la bombola è completamente scarica. Il mio compagno mi asseconda e risale anche lui, anche se aveva ancora autonomia nella sua bombola.
Alle 21 usciamo dall’acqua dopo un selfie in superficie. Ci svestiamo e sistemiamo tutto nell’auto, ad un tratto Rosario sparisce per qualche minuto …
è andato a scattare delle bellissime foto notturne al borgo marinaro con il suo iPhone 13!
Dopo aver salutato l’amico Raffaele che è passato a salutarci, torniamo al garage a posare le bombole e poi sotto casa mia. Saluto il mio “compare” che se ne torna a Napoli, io vado su a lavare l’attrezzatura.