Marco Gargiulo

#82 Marina Grande di Sorrento – Immersione Notturna

La giornata lavorativa è trascorsa con una temperatura molto gradevole di 19°C ed il mare calmo piatto, con cielo sereno ma anche molta foschia. In serata aumentano le nuvole ma le condizioni restano ottimali.

Verso ora di pranzo mi ha chiamato Fabio Russo per dirmi che è appena rientrato alla base ma che ha da sistemare alcune cose e non pensa di riuscire a raggiungermi. Concludo le ultime incombenze lavorative e alle 17:30 inizio a preparare lo scafandro e tutto l’occorrente per l’immersione notturna. Fabio mi messaggia di nuovo, confermandomi che non sarà operativo stasera. Passo per il garage a prendere le bombole ed uscendo dallo stesso ammiro la bellissima luna piena che c’è stasera. Speriamo però che non sia un male …

Raggiungo il borgo marinaro di Marina Grande di Sorrento ed inizio a vestirmi. Stasera non c’è confusione e trovo agevolmente il posto vicino alla scaletta. Scatto qualche selfie per rassicurare i miei amici medici e colleghi che si preoccupano per me, ipotizzando un gran freddo. Voglio mostrare loro che sono ben equipaggiato!

Entro nell’acqua bassa e raggiungo la punta del molo, prima di immergermi. L’acqua non è molto limpida, ma assolutamente accettabile. Subito scendo in profondità ed è un continuo incontro di oggetti abbandonati sul fondo. Inesorabilmente entrano a far parte dell’ambiente marino e vengono colonizzati, ma non è certo bello da vedere. 

La serata è molto “fiacca”, sicuramente la luce intensa lunare non aiuta … fortunatamente mi imbatto in un grosso esemplare di seppia che prima si sotterra e poi si sposta, io la seguo nei suoi movimenti. Mi dedico a lei per svariati minuti. Avendo intuito che i soggetti questa sera non abbondano, decido così di “capitalizzare” l’occasione scattando anche qualche foto in slow-shutterspeed e in doppia esposizione.

Nella fase di rientro verso terra, continua la distesa di rifiuti abbandonati mentre nella colonna d’acqua guizzano tanti argentei pesciolini. Rientro nel porticciolo tra le barche ormeggiate e torno a terra. 

Appena aperta l’automobile provvedo a telefonare ai miei familiari. Saluto qualche amico pescatore ed inizio a smontare tutto il materiale. Torno a casa e mi metto a lavare l’attrezzatura fotografica e subacquea fuori al balcone e la stendo ad asciugare. Il vento da Sud comincia ad aumentare notevolmente e per sicurezza, all’ultima ora prima di andare a dormire, riporto tutto dentro lo studio.

Stasera la notturna non è stata molto foriera d’incontri, ma l’importante è stato, ancora una volta, andare a controllare la situazione! 

 

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