Marco Gargiulo

#14 Cala di Puolo con Thomas – Immersione Notturna

Esco per lavoro e la mattinata è bella soleggiata. Lungo la strada statale mi imbatto in una gara automobilistica che solo dopo scopro essere la Sorrento Roads by 1000Miglia, ma fortunatamente non c’è molto traffico. Arrivo a Boscoreale e vengo fermato dai Carabinieri per un controllo di routine che mi fa tardare al mio appuntamento, nel frattempo però il cielo si è rannuvolato.

I messaggi whatsapp arrivano frequenti sul display della mia auto che me li legge anche, tra questi c’è quello di Thomas Mario che mi chiede di andare a mare stasera, sempre se non peggiora ulteriormente. Gli rispondo che si può fare!

Raggiungo il Policlinico di Napoli dove ho un appuntamento con il mio collega Vincenzo della Direzione Medica ed al termine ci sediamo per consumare una ottima pizza. Durante il mio ritorno a Sorrento il traffico si intensifica anche per la grande affluenza di turisti per il periodo pasquale.

Arrivato a casa, completo le incombenze lavorative e poi preparo lo scafandro. Ci sono da cambiare anche le batterie del sistema vacuum e lo faccio subito, utilizzando quelle di scorta che non mi faccio mai mancare. Devo però passare prima a casa dei miei genitori per fare una siringa a mia madre che è convalescente dopo un piccolo intervento chirurgico e finalmente alle 19 sono pronto. Nel frattempo è calato un vento bello freddo.

Mia moglie mi avvisa che è imminente l’uscita una processione alle 19:30. Devo sbrigarmi per non rimanere bloccato. Mi vesto in gran fretta e avviso i miei amici di fare lo stesso ed anticipare il nostro incontro. Alle 19:30 sono a Marina Grande insieme ai miei compagni ma è impraticabile! Tantissimi turisti, tavolini apparecchiati dappertutto e niente parcheggio disponibile per l’automobile.

Decidiamo così di ripiegare e di spostarci a Cala di Puolo e così facciamo. Scendo con la mia grande auto la stretta stradina e parcheggio, già pensando alla complicata risalita che mi attende. Qui giù c’è anche il mio amico Ernesto venuto ad ammirare il mare. Inizio subito a vestirmi mentre Antonio trasporta la mia bombola con lo scooter fino alla scogliera del porticciolo. Mentre mi preparo, Thomas entra subito in acqua in apnea con la sua fotocamera reflex.

Appena pronto, raggiungo la scogliera con in braccio la mia fotocamera Nauticam NA-D850 e mi immergo all’esterno della massicciata.

Residua una leggerissima onda e c’è ancora acqua sporca in superficie. Inizio la mia discesa prima tra i ciottoli poi sulla sabbia. Qui quasi subito trovo due caponi Chelidonicthys lastoviza adagiati sul fondo. Mi avvicino ed il primo schizza via come un missile. Seguo il secondo a lungo sorvolando il pendio fangoso, sembra leggermente più gestibile, anche se esegue dei continui balzi per sfuggire dalla luce delle mie lampade.

Quando alla fine mi “semina”, sufficientemente infastidito dai lampi dei flash, sono ugualmente fortunato … mi ha portato nei pressi di un terzo esemplare, anche più colorato dei precedenti. Anche questo pesce continua ad eseguire le stesse operazioni, scatti e poi soste, ma questa volta mi riesce di fotografarlo per bene anche in selfie ed in volo! 

Proseguo il mio giro subacqueo ed incontro una bella gorgonia Leptogorgia sarmentosa, una murena in caccia fuori tana, qualche labride tra i quali segnalo un Coris julis femmina che normalmente di notte è sepolto sotto la sabbia.

Risalgo più in superficie e a basso fondale tra i grossi ciottoli mi imbatto in sequenza con tre polpi, con loro scatto anche qualche bel selfie.

C’è anche una polpessa Callistoctopus macropus che passeggia tra i ciottoli e più avanti trovo una piccola seppia adagiata su un pezzo di vetro-resina arancione. Sono sulla punta del molo e qui tra le foglie di Posidonia oceanica si vede anche qualche spirografo. 

Raggiungo il lato interno del porto dove trovo qualche triglia e … un gran numero di rifiuti: buste di plastica, nasse abbandonate, copertoni, parabordi e … bottiglie con dentro la conserva di pomodoro andata a male!

Arrivo in prossimità della scaletta di pietra e qui, proprio nella zona dove i pescatori puliscono le reti, ci sono delle teste di sugarelli sul fondo che diventano cibo per i paguri, granchi, molluschi ed altri opportunisti, come un piccolo polpo che approfitta per un pasto extra. Il lontananza sopraggiunge anche Thomas che è ha terminato il suo allenamento per le gare di Safari Fotosub.

Antonio è sulla scaletta, prende la mia fotocamera e mi passa il retino per provare a prendere qualcosa per il suo acquario. Catturo quasi subito un piccolo re di triglie Apogon imberbis ed un gambero vinaio Gnatophyllum elegans e dopo poco termino la mia immersione.

Sono costretto a farmi aiutare per uscire dall’acqua a causa del grande dislivello. Loro vanno via subito perché Thomas deve andare a fare la doccia mentre io mi svesto con calma e poi risalgo con grande difficoltà la tortuosa e ripida stradina con le ruote anteriori dell’auto che slittano in una delle curve a gomito della salita. Fortunatamente dopo alcuni tentativi riesco a superare il punto critico e raggiungo il mio amico in Piazza Tasso dove gli lascio il secchio con il materiale raccolto.

Ritorno a casa dopo le 22:30 e durante l’operazione di lavaggio dell’attrezzatura fuori al balcone, mi “congelo” letteralmente per il vento freddo che è montato. Metto tutto ad asciugare e finalmente vado a cenare soddisfatto per la bella serata trascorsa in mare.

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