Come da consueto programma, mi alzo alle 7 per fare la colazione, poi bisogna chiudere lo scafandro e controllare che anche i flash siano in ordine. Alle 8 vado al garage per prendere la muta stagna in neoprene e l’attrezzatura da lasciare al diving per la stagione estiva imminente. Arrivo al borgo di Marina Grande di Sorrento ed il Punta Campanella Diving Sorrento continua a prender forma. E’ stato sistemato il bancone, adesso c’è anche qualche foto subacquea appesa alle pareti ed il carrello elettrico è ora pronto a trasportare in sicurezza le bombole sulla banchina.
Quando siamo tutti pronti saliamo su Marangone. In uno slancio di gioventù mi lancio saltando sul tubolare e scivolo finendo con il sedere per terra, fortunatamente non mi sono fatto male, ma la lezione è servita d’esperienza. Appena pronti partiamo verso la Cala di Puolo. E’ prevista una doppia immersione. Ancoriamo in una baia deserta, dopo i rituali selfie mi tuffo per primo in acqua, mentre Andrea e Vittoria scendono con i clienti.
Faccio subito un giro sul sabbione sorvolando il fondo in cerca di qualche Lophius piscatorius ma non sono fortunato, recupero un telecomando e trovo faretto abbandonato. Proseguo verso la parete dove c’è una rete con un pesce intrappolato ma ormai quasi decomposto e infine raggiungo il gruppo dei subacquei.
Entro nella grotta a 15 metri profondità e mi spingo all’interno più del solito sperando in qualche incontro interessante, ma poi esco quasi subito per proseguire fino alla Punta Lauro. Nell’avangrotta c’è un granchio facchino Dromia personata.
Torno indietro verso la spiaggia seguendo il percorso inverso ma ad una profondità più bassa e mi fermo a fotografare le bellissime alghe rosse che in questo periodo ricoprono la roccia. Arriviamo al “pizzo” fiorito e dopo l’incontro di tre pesci pappagallo, risalgo sotto la barca.
Aspettiamo il rientro del gruppo di sub e dopo poco ci spostiamo a Punta del Capo dove effettueremo la seconda immersione giornaliera.