Dopo 60 minuti di surface time il mal di mare è svanito e anch’io sono pronto per l’immersione a Cala di Puolo. Ci sono tante occhiate Oblata melanura sotto la barca, attirate dalle briciole dei biscotti e salatini offerti ai clienti come snack durante la pausa.
In acqua si vedono delle bolle, ci sono già altri subacquei, sono gli amici dell’Associazione Jacques Cousteau che sono partiti dalla spiaggia. Scendo subito e li incontro mentre rientrano verso terra. Mi fanno segno inequivocabile di aver trovato un soggetto molto interessante che loro incontrano frequentemente.
Si tratta di un maschio arancione di cavalluccio marino Hippocampus guttulatus con la sacca piena di embrioni, prossimi alla schiusa. Il pesciolino è stato già fotografato da loro e non è molto tranquillo, si sposta lungo la parete in cerca di un posto sicuro, mostrandomi sempre la pinna dorsale. Quando arriva anche Andrea con le cilene, mostro loro il bellissimo pesciolino e passo oltre.
Qui a Puolo l’acqua è più fredda, 18°C e nonostante il sotto-muta che ho indossato già dalla prima immersione, patisco molto l’abbassamento termico. Proseguo e dopo aver visto tre enormi vermocani Hermodice carunculata, torno indietro in cerca della barca per risalire infreddolito.
Torniamo al diving e dopo il lavaggio dell’attrezzatura, faccio la doccia calda direttamente sul posto, un vero spettacolo! Saluto i miei amici e torno a casa verso le 13. Dopo aver smontato la fotocamera vado a mangiare qualcosa, poi mi stendo sul divano a guardare la gara del Mugello di MotoGP, in attesa del pomeriggio, quando verso le 17:30-18, verrà il mio amico Antonio Mario per una nuova giuria di safari fotosub da remoto.