Marco Gargiulo

#33 Punta Campanella con Punta Campanella Diving Sorrento

Mi sveglio sentendo il rumore dell’Ape-Car del mio amico Simone che sta andando a pescare in apnea, sono da poco passate le cinque del mattino. Resto nel letto per un’abbondante ora, rigirandomi invano con la speranza di riprendere sonno, manca poco alla sveglia programmata e così mi alzo. Mi affaccio ed il cielo è leggermente coperto. Prendo dal frigo lo yogurt e dalla dispensa i cereali e mi siedo a fare la prima colazione mentre ascolto qualche notizia alla tv, poi vado a radere la barba che è troppo lunga. C’è poi da chiudere lo scafandro della mia Nauticam NA-D850 ed ho rimontato il minidome Saga Dive che mi ha lucidato il mio amico Rosario Scariati. Ahimè non è stato possibile riportarlo all’originale, ma ho già ordinato dal mio “spacciatore” ufficiale Pietro Cremone di Fotosub-Shop una cupola di ricambio nuova per sostituirla.

Arrivo al Punta Campanella Diving e al momento ci sono solo le girls Roberta, Lisa e Vittoria; mentre vado al bar a prendere il caffè per loro, passano anche Fabio e Andrea. Li raggiungo all’interno del diving ed arriva anche Gianluigi. Ahimè il caffè è troppo zuccherato per i gusti dei miei amici, la prossima volta lo zucchero deve restare a parte. 

Ci prepariamo e saliamo su Marangone. Un gran numero di snorkelisti oggi è accompagnato da Fabio, mentre Vittoria assiste tre clienti subacquei. Oggi ho portato con me anche la INSTA360X3 montata sul braccio telescopico ed inizio a girare qualche video di prova.

Il mare è molto mosso durante la navigazione, Lisa ci conduce fino alla Baia di Jeranto dove il mare è più calmo. Qui lasciamo Fabio e poi ci spostiamo a Punta Campanella dove ormeggiamo alla boa sommersa. L’acqua è molto torbida in superficie, sotto i dieci metri migliora leggermente. Raggiungo in solitaria il faraglione e subito trovo una stella pentagono Peltaster placenta.

Raggiungo la parete dove ci sono le gorgonie gialle Eunicella cavolini e qui si avverte una leggera corrente e risacca, fatico abbastanza e devo aiutarmi mantenendomi al substrato roccioso quando provo a rientrare dalla “sella” per andare al grottino degli Apogon imberbis.

Durante lo spostamento incontro un bel numero di barracuda mediterranei che nuotano tranquilli. Quando arrivo alla piccola caverna, trovo Vittoria con i sub e capisco che è andata direttamente verso questo punto. Loro vanno via, io mi affaccio un attimo all’interno ma c’è già sedimento che cade dalla volta, smosso dalle bolle. Ritorniamo tutti insieme indietro verso la boa di ormeggio e risaliamo in superficie.

Il mare ora è molto agitato e Lisa combatte in superficie resistendo alle onde e al mal di mare. Una volta che tutti sono saliti a bordo ci spostiamo all’interno della baia dove si riesce a sostare in modo più confortevole ed effettuiamo la pausa “snack” ed il cambio delle bombole, in previsione della seconda immersione che effettueremo qui alla Baia di Jeranto.

Succ Articolo

Precedente Articolo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

© 2024 Marco Gargiulo

Tema di Anders Norén