Mi sveglio presto come al solito, ho già tutto pronto e scendo a Marina Grande di Sorrento ma il parcheggio è ancora chiuso; apre solo alle 8. Intanto porto la borsa fotografica al Punta Campanella Diving Sorrento e poi torno indietro a parcheggiare lo scooter. Anche oggi c’è un gran fermento al diving con molti clienti che sono intenti alla vestizione. Oggi sarò su Marangone insieme ai sub esperti, mentre Berta esce con gli snorkelisti e gli allievi.
Quando arrivo sulla banchina, dopo essere passato a bere un bicchiere d’acqua fresca dal mio amico Michele o’ Puledrone, passo a salutare anche il caro Tonino o’ Russ e scatto con lui un selfie ricordo. Ci mettiamo in moto verso Punta Campanella con Gianluigi alla guida del gommone e Claudia invece alla guida … subacquea.
Arrivati sul punto ed essendo già pronto, mi tuffo per assicurare la barca alla boa. Subito dopo mi passano la fotocamera e me ne vado dritto dritto agli scogli profondi che si trovano sulla punta dietro al faraglione. Le gorgonie però sono chiuse e non mi trattengo a lungo in profondità. In risalita trovo delle belle ascidie di cristallo Clavelina dellavallei tra i rami delle gorgonie gialle. Ahimè ci sono anche dei brandelli di rete abbandonata e delle cime.
Mi accorgo in ritardo di una tana di un grosso polpo, il mollusco è ben al sicuro protetto dalle pietre che ha messo a chiusura della “porta”. Proseguo e torno sotto la barca dove ci sono tanti barracuda mediterranei, poi raggiungo il grottino degli Apogon imberbis e poi raggiungo il grande scoglio isolato, prima di ritornare sotto la barca.
Non incontro Claudia ed i suoi sub, ma prima di risalire, recupero due piombi perduti da qualche subacqueo nei giorni precedenti. Tornato in barca mi accorgo di aver perso a mia volta il pedagno che fortunatamente è stato recuperato da Claudia che me lo riporta!
Adesso c’è una discreta onda causata dall’intenso traffico nautico, così decidiamo di muoverci subito dopo la risalita di tutti i componenti per effettuare la sosta snack ed il cambio delle bombole direttamente sul punto d’immersione successivo, la Cala di Puolo che dovrebbe essere più protetta.