Mi sveglio alle 6:45 perché non riesco a dormire più a lungo. Subito dopo la colazione provvedo a sistemare lo scarico di un lavello, poi vado a prendere una bombola carica da Marescasport e dopo vado a Portici da EuroSub per ritirare le bombole collaudate che sono state anche riverniciate. Alle 11 sono di nuovo a casa e più tardi me ne vado al mare con mia moglie fino alle 18. Appena tornato a casa mi metto a preparare l’attrezzatura per andare con Arturo a mare stasera, il mio amico Rosario non riesce ad aggregarsi a noi.
Nell’attesa ho cambiato la batteria del computer subacqueo Perdix, sostituito la batteria del Vacuum System Nauticam e smontato il Trigger a fibra ottica che non uso più ed aspetto l’arrivo di mio fratello sotto casa per le 20. Appena arriva ci spostiamo al garage a prendere le attrezzature, posare le bombole appena verniciate e prenderne altre due cariche. Nel frattempo però si è alzato un pò di vento da Nord che potrebbe dare fastidio a Cala di Puolo, generando onda e risacca.
La luna è piena e c’è un poco di risacca a riva, anche la marea è alta quando arriviamo sul posto e parcheggiato l’auto. Ci prepariamo indossando subito la muta in acqua per evitare le zanzare, poi completiamo la vestizione e alle 21 iniziamo l’immersione. L’acqua è biancastra nei primi metri dalla riva, più sotto migliora sensibilmente ma stranamente non si avverte il termoclino fino a oltre 30 metri.
Scattiamo subito un selfie insieme, poi iniziamo a cercare soggetti sul sabbione. Prima una grande mormora, poi qualche grongo delle Baleari che si insabbia nel sedimento. Sul fondo ci sono però anche alcuni rifiuti. Ad un tratto individuo un bel polpo in cerca di prede. Lo fotografiamo per un pò, il mollusco si muove davanti ai nostri oblò come se danzasse e poi ci saluta.
Proseguiamo il nostro giro e da lontano vedo un piccolo pesce San Pietro qualche metro più su di me, durante la leggera risalita verso la parete. Lo segnalo subito ad Arturo che si va a posizionare dall’altro lato per fotografarlo in controcampo. Siamo ancora sui 30 metri di profondità. Restiamo un pò di tempo qui a fondo e consumiamo parecchia aria, oltre ad accumulare azoto. Il pesce alla fine scappa via e non si lascia più avvicinare e lo perdiamo.
Iniziamo la risalita verso la parete anche perché abbiamo consumato l’aria ed i computer segnalano decompressione da effettuare. Tra le foglie di posidonia troviamo due pesci ago, poi ne vedo un terzo esemplare in altro ciuffo di foglie. Sulla parete sono immancabili i vermocani, ce ne sono due enormi. Nell’ultimo tratto con acqua discreta, incontriamo tre piccole corvine, una cernia dorata ed una bruna, prima di tornare nell’acqua lattescente della riva.
Torniamo a terra alle 22:30 e con pochissima aria nelle bombole ma ci svestiamo soddisfatti e felici. Sono a casa dopo le 23 e provvedo a lavare l’attrezzatura fuori al terrazzino, l’operazione si protrae fino alla mezzanotte quando finalmente posso andare a cenare e poi dormire. E’ sempre bello immergermi con Arturo e devo dire, le serate con lui sono sempre piene di sorprese!