La sveglia suona alle 8 dopo una bella cena a casa di amici e poi trascorsa ad ammirare i fuochi d’artificio a mare di ferragosto a Sorrento. Il cielo è coperto, scendo con lo scooter per andare a prendere le bombole cariche da MarescaSport e poi vado alla Posta per la restituzione di un pacco Amazon. Resto tutta la mattina a casa a sistemare l’acquario che ho trascurato in questi giorni di assenza nei quali sono stato in Calabria. Mando un messaggio ad Arturo che è a lavoro per capire quali sono i suoi programmi giornalieri e … serali. Resto a casa anche nel pomeriggio a sistemare le foto scattate a Saline Joniche e a editare gli appunti del blog fino alle 18, quando vado a riprendere mia moglie che è al mare.
Medito a lungo sul cambio di obiettivo, ma non ne sono convinto. L’appuntamento con mio fratello Arturo è sotto casa mia alle 20, ma sono pronto in anticipo e scendo ad aspettarlo, arriva puntualissimo, saliamo in macchina e raggiungiamo Cala di Puolo con un bel cielo roseo. Ci sono due sub che stanno andando via e noi ci fermiamo alle scalette per scaricare le … bombole! NOOOOOOO ci siamo distratti a chiacchierare e non siamo passati al garage a prendere le bombole cariche!
Sono le 20:30 quando torniamo indietro dopo aver valutato per un attimo di abortire l’immersione per ripeterla domani. Ritorniamo a Sorrento con traffico intenso e non lasciandoci dissuadere dalla disavventura, torniamo indietro a Cala di Puolo. Finalmente scarichiamo le attrezzature ma ci alcune sono luci notturne in acqua, sono altri sub in immersione in fase di rientro. Alla fine è stato meglio perdere un pò di tempo, avremmo trovato traffico anche sott’acqua.
Ci vestiamo e alle 21:45 siamo in acqua, è pulita ma non limpida. Iniziamo la discesa sul sabbione, recupero una maschera ed una scarpa da spiaggia e sul fondo c’è un’ancora abbandonata. In questa fase dell’immersione non c’è niente d’interessante, così andiamo verso la parete fino alla zona dove c’è la Posidonia oceanica, tra le verdi foglie alla fine troviamo un bel pesce ago.
Il tempo passa e quindi rientriamo verso terra e lungo il percorso troviamo due enormi vermocane, una piccola corvina e alcuni tordi addormentati.
All’improvviso Arturo inizia a segnalare con la sua lampada agitata davanti a me per avvisarmi perché ha scoperto un pesce pappagallo maschio addormentato sulla roccia. Finalmente la serata viene condita da qualcosa d’interessante!
Ci alterniamo a scattare al pesce che viene destato dai nostri flash e cambia anche di colore tornando di colore grigio pallido. Lo seguiamo per un pò ma l’aria delle bombole è quasi terminata, non resta che lasciarlo andare a trovare un nuovo posto tranquillo dove andare a dormire.
Negli ultimi metri prima di arrivare a terra troviamo anche una piccola cernia alessandrina, un’altra scarpa da spiaggia che raccolgo e poi una passerella che è finita in mare, ma non è possibile recuperarla. Risaliamo nell’acqua piena di materiale accumulato dalla corrente sulla superficie dove guizzano i piccoli cefali.
Appena siamo a terra ci accorgiamo di non essere soli perché ci sono delle persone che mangiano sulla spiaggia. Ci spogliamo e telefoniamo a casa. Quando risaliamo da Cala di Puolo sono le 23:30. Posiamo le bombole scariche al garage e poi arriviamo sotto casa dove Arturo risale sullo scooter con la sua attrezzatura. Io provvedo prima al lavaggio accurato di tutto il materiale, poi mangio qualcosa e infine vado a fare la doccia. Quando vado a dormire è passata da un’ora la mezzanotte, le immersioni notturne d’estate sono sempre così, ma quelle con mio fratello sono sempre speciali!