Giornata soleggiata e mare calmo. Ho già in programma di andare a mare stasera quando mi chiama Fabio nel pomeriggio per capire le mie intenzioni. Ci aggiorniamo per controllare che le condizioni restino ottimali. Io devo rientrare da lavoro a Napoli ed anche lui è in città per delle commissioni. Ci diamo appuntamento alla stazione della circumvesuviana di Sorrento alle 19 quando lui rientra da Napoli. Lo prelevo e poi andiamo al Punta Campanella Diving Sorrento perché la sua attrezzatura è lì a deposito. Prendiamo due mono-bombola da 12 litri e la sua muta stagna e poi andiamo a Sant’Agnello a prendere la fotocamera a casa sua alle 19:30. Questa sera approfittiamo per andare al nostro posto segreto. In previsione di ciò ho cambiato l’obiettivo e montato il Micro-Nikkor 60 mm.
Arriviamo al punto stabilito, parcheggiamo l’auto e ci vestiamo rapidamente dopo un selfie. C’è una leggera onda ma non fastidiosa e l’acqua è abbastanza limpida. Iniziamo la nostra perlustrazione in bassissimo fondale. Stranamente non ci sono gli abituali gamberetti sulla parete rocciosa, ma ci sono tanti piccoli pesci addormentati. Proseguiamo a lungo cercando soggetti sulla sabbia e solo dopo una lunga ricerca finalmente troviamo un cavalluccio marino “ancorato” ad una grossa gomena. Inizio a fotografare ma subito dopo chiamo Fabio e lo lascio fotografare in tranquillità. Ci alterniamo negli scatti e poi proseguiamo. Fabio mi mostra anche due piccole seppie e una grande triglia.
Quando siamo ormai nella fase di rientro dopo oltre 100 minuti di immersione, Fabio mi mostra un gamberetto fantasma Periclimenes amethysteus dentro un’attinia. Lui non riesce a stare fermo a così basso fondale, mentre io che sono sufficientemente piombato riesco a farlo e a scattare un po’ d’immagini al piccolissimo crostaceo.
Nel frattempo Fabio è rientrato a terra e mi viene incontro prendendo la mia fotocamera. Ci svestiamo e raccogliamo le nostre cose pronti per tornare a Sorrento al diving dove provvediamo al lavaggio accurato di tutto nelle apposite vasche di risciacquo.
Non resta che accompagnare di nuovo Fabio a casa e poi riportare tutto da me e metterlo ad asciugare. Mentre stendo la muta fuori al balcone si inizia ad apprezzare un forte vento da nord che era stato previsto, il weekend infatti dovrebbe essere con mare agitato. Vado a cenare quasi a mezzanotte e me ne vado a dormire soddisfatto e felice di essere stato in acqua con il mio caro amico Fabio, il mio più assiduo lettore del blog.