Marco Gargiulo

#94 Marina Grande di Sorrento – Immersione Notturna

Rientro a casa dal lavoro a Napoli ed il mare è calmo, il vento forte di ieri da Nord-Est è calato drasticamente. Domani devo lavorare anche di sabato per partecipare ad un congresso, così mi stuzzica l’idea di approfittare della bella serata, prima di un nuovo atteso cambio meteorologico. Assemblo la fotocamera smontando l’oblò macro per rimontare il minidome Saga Dive con il Nikon 8-15 mm. Anche stasera userò i flash Scubalamp SUPE D-Pro.

Alle 18:45 scendo da casa, passo al garage a prendere la bombola carica e poi scendo a Marina Grande di Sorrento. I ristoranti sono ancora aperti ma fortunatamente trovo parcheggio per l’auto al solito posto.

C’è l’alta marea ed il mare è ancora calmo, ma il vento intenso dei giorni scorsi ha portato a riva un sacco di materiale che si è spiaggiato o galleggia al centro del porto. Mi preparo e scendo in acqua verso le 20:30.

Anche questa volta l’acqua è più limpida all’esterno che all’interno del porticciolo e la lampada con fascio stretto che sto portando ultimamente con me mi consente di scrutare i soggetti da alcuni metri di distanza. E’ così infatti che vedo un pesce civetta ma che, per realizzare delle immagini con slow-shutterspeed, me lo perdo dopo poco mentre vola via nel buio della notte.

Mi sono immerso da poco, quindi continuo il mio giro in profondità. Un piccolo polpo passeggia sul fondo fangoso, poi vedo un capone ubriaco ma sono maldestro nell’avvicinarmi; urto con il paraluce dell’oblò una pietra sul fondo ed il pinnuto schizza via senza lasciarmi la possibilità di fotografarlo. Proseguo il mio giro profondo e dopo un serpente di mare ed un altro polpo nascosto in una bicchiere, trovo un bellissimo alcionario bianco Alcyonium acaule che è cresciuto su una rete di plastica. Incontro una seppia e a seguire una polpessa vicino ad un’attinia di fango Andresia partenopea.

Ormai, a “causa” del mio amico Domenico “Mimì” Sgambati dell’A.M.P. Punta Campanella, fotografo ogni riccio diadema Centrostephanus longispinus che vedo! Sta eseguendo un lavoro di monitoraggio sulla specie e sono felice di poter collaborare alla sua ricerca.

La mia lampada deve aver spaventato una mazzancolla che vedo fuggire via, volteggia nell’acqua prima di posarsi a terra per seppellirsi. Stasera sono in cerca di qualcosa di speciale, la serata con grande visibilità mi intriga assai!

Ahimè nella fase di rientro verso terra non incontro nulla di particolare, solo tanta immondizia.

Raccolgo un pettine, un paio di occhiali sui quali c’è una microscopica Galathea strigosa (che vedo solo quando sono al computer) e una papera! Quando la pulisco per portarla a casa, l’aria che aveva nella testa la fa risalire fino alla superficie. Mi metto a “giocare” con l’animale e provo a scattare qualche foto bizzarra, prima di risalire a terra dopo un’oretta di grande relax.

Quando ritorno all’auto per telefonare a casa, trovo alcuni messaggi di miei clienti/medici che mi hanno cercato per avere assistenza. Ahimè è tardi per aiutarli, ma fortunatamente tutto rimandabile a lunedì!

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