Marco Gargiulo

#97 Marina Grande di Sorrento – Immersione Notturna

Il cielo è coperto ma il forte vento proveniente da Sud ha alzato notevolmente la temperatura fino a sfiorare i 20°C. Inizio la giornata lavorativa a Sorrento e mi affaccio al parcheggio dell’Ospedale per controllare il mare sotto costa. Sembra ok anche se al largo c’è onda. La giornata lavorativa prosegue a Castellammare di Stabia e poi a Napoli dove mi fermo a mangiare la mia pizza “personalizzata” dall’amico Pino Bozza, appuntamento che è diventato particolarmente propizio per le mie escursioni notturne. Mando un messaggio per vedere se mio fratello Arturo mi fa compagnia stasera e resto in attesa della sua risposta, ahimè negativa che più tardi arriva. Nel ritornare verso Sorrento a parziale conclusione della giornata, controllo il mare e mi fermo lungo la strada per verificare meglio le condizioni che sembrano accettabili. Rientrato a casa provvedo ad evadere tutte le incombenze lavorative che si sono accumulate ma con un pensiero fisso nella mente … NIGHT DIVE! 

Il cielo nel frattempo si è liberato da gran parte delle nuvole e spero anche che le condizioni del mare nel frattempo non siano mutate. Finalmente posso dedicarmi ad assemblare lo scafandro, rigirare la muta stagna che avevo messo ad asciugare per bene anche all’interno e mi preparo per la serata; poco importa se c’è la Champions League in tv, quest’anno non mi interessa … 

Non ho fretta di andare in mare e prima di scendere dedico ancora un poco di tempo alla scelta delle fotografie da inviare ad un concorso internazionale in Australia, con la speranza che mi possano esser richiesti i files originali RAW come accaduto lunedì scorso da un concorso USA, quando ho riacceso il pc dopo la vacanza in Lussemburgo.

Solo alle 18:45 inizio a prepararmi. Mia figlia mi chiede di accompagnarla a danza; sono le 19 quando scendiamo e nella fretta dimentico il telefonino. L’accompagno e passo in garage a prendere la bombola e l’attrezzatura. Quando guardo nel bagagliaio dell’auto vedo troppo spazio vuoto … manca una borsa! Ho dimenticato la muta a terra nello studio!

Fortunatamente me ne sono accorto in tempo e vado a casa a prenderla poi arrivo a Marina Grande di Sorrento. Finalmente qui regna una grande calma, c’è solo un ristorante aperto e trovo il parcheggio al mio abituale posto vicino alla scaletta. La serata è calda ed il vento è calato, o almeno qui non si avverte. La marea è alta ed il mare è piatto ma residua ancora qualche nuvola. 

Inizio subito a recuperare un sandalo azzurro che infilo nella tasca della muta, poi proseguo più in profondità del solito, scoprendo “nuovi” rifiuti che ancora non avevo visto. La situazione è desolante … chissà ancora più a fondo cos’altro c’è! Supero un groviglio di cavi metallici e in lontananza vedo l’inconfondibile sagoma del pesce San Pietro. Mi avvicino ed inizio a scattare rapidamente al pesce usando i potenti flash SCUBALAMP SUPE D-PRO dalla ricarica velocissima e lo seguo per un poco allontanandomi dal fondo. Sono a oltre 40 metri e la decompressione inizia a caricarsi rapidamente, lo lascio andare via e proseguo iniziando la risalita.

Recupero un paio di occhialini rosa e dopo l’incontro di un’attinia Andresia partenopea ed un piccolo scorfano, in lontananza individuo un pesce civetta. Stranamente ha la bocca spalancata e non capisco il perché. Mi avvicino e scatto, il pinnuto inizia a sollevarsi dal fondo ed inizia la sua consueta “danza”, volteggiando davanti all’oblò della mia Nauticam NA-D850. In bocca sembra avere un sasso! Sono costretto a lasciarlo andar via per restare in sicurezza.

La decompressione è ancora aumentata e devo necessariamente guadagnare una batimetria minore, ma la serata non è conclusa. Ancora un incontro in questa serata fortunata, propiziata dalla pizza consumata dal mio amico Pino. Un piccolo capone ubriaco a cui dedico solo pochi scatti, devo risalire per smaltire l’azoto accumulato. In risalita vedo una bella seppia seppellirsi nei pressi del pezzo di canna fumaria, poi una mazzancolla ed una maschera che recupero. Di aria nella bombola ne ho ancora abbastanza e non è il caso di rientrare … magari mi aspetta qualche ulteriore sorpresa!

Raggiungo la zona maggiormente antropizzata e tra i rifiuti trovo una seconda seppia che si muove nei pressi del WC che è lì sul fondo da anni. Recupero un artificiale da pesca e costeggio a basso fondale la scogliera.

All’interno del porto una ulteriore seppia, molto più piccola. Nella tasca della muta trovano posto anche una pantofola ed un boccaglio e questa volta l’ho riempita completamente.

Risalgo soddisfatto e mi spoglio. Mando un messaggino a casa e poi registro un breve videomessaggio per il mio amico ristoratore per ringraziarlo dell’influsso positivo. Ahimè ho una manica molto bagnata e allora mi spoglio per cambiarmi, ma la serata è così piacevole e calda che si può stare per qualche attimo solo con il cappello in testa. Risalgo a Sorrento alle 21:30 e torno a casa, mentre il tv si giocano le ultime partite della Champions League io provvedo al lavaggio accurato di tutto il materiale subacqueo e fotografico. Concludo la serata a cena dopo una foto ricordo scattata al materiale recuperato dal fondale marino.

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