Faccio fatica ad alzarmi stamattina ma ho da preparare lo scafandro e portare al Punta Campanella Diving Sorrento tutta l’attrezzatura sullo scooter, avendola riportata su dopo l’ultimo tuffo (con congelamento) fatto con la muta semistagna. Finalmente rivedrò il mio amico australiano Dario, ieri per motivi vari non siamo riusciti ad andare a mare insieme.
Scendo alle 9 a Marina Grande di Sorrento e ci sono già tutti i miei amici. Abbraccio calorosamente Dario che mi ha portato anche due regali dall’Australia ed iniziamo a prepararci.
Il cielo è cupo e il mare leggermente mosso, siamo indecisi sul punto d’immersione, alternativa tra Cala di Puolo e la Punta del Capo, decidiamo di provare il primo posto se praticabile. Dopo una breve navigazione ancoriamo e mi tuffo insieme a Dario, ma dopo un selfie ci perdiamo subito. Anche Antonio con la sua buddy iniziano a seguirmi ma ben presto, quando vedo la strada sbarrata da una rete in pesca, mi perdono quando torno indietro. Seguo la parete al contrario e guardo in ogni buco ma non trovo ciò che cerco e allora torno di nuovo verso la rete e la supero proseguendo lungo la falesia.
Arrivo fino alla grotta e vi entro per alcuni metri, al momento dell’uscita il gruppo è tutto fuori all’ingresso. Nelle spacchi della roccia ho visto alcune bellissime piccole corvine Sciena umbra. Li lascio proseguire e di nuovo torno verso terra in cerca di qualche soggetto sul sabbione ma oggi non sono fortunato. Me ne risalgo comunque soddisfatto dopo 60 minuti.
Tornati a bordo aspettiamo la riemersione di Lisa con i suoi allievi ed infine Dario, appena pronti torniamo in porto. Scarichiamo le attrezzature ma gli amici pescatori mi chiedono di provvedere allo smontaggio di due eliche di prua del loro peschereccio, così indosso di nuovo la bombola e mi tuffo dalla scaletta. L’operazione non è semplice, lo spazio è piccolo e devo togliermi i guanti per poter maneggiare la chiave per svitare la brugola che le fissa all’asse di rotazione. Smonto la prima e poi la seconda con maggiore manualità. Risalgo a terra e torno al diving dove i miei amici hanno già trasportato la mia fotocamera che è a bagno nella vasca di risciacquo. Sistemo tutto e ricompongo le borse, torno a casa con lo scooter e vado a stendere la muta in previsione dell’immersione di domani a Baia, sempre con il mio amico Dario.
Mentre metto ad asciugare la muta suona il citofono, è il corriere che mi consegna un pacco “auto-regalo” per il sottoscritto con leggero anticipo rispetto all’epifania … e stasera mi aspetta la festa di 60° compleanno del mio amico “Faraone”!