Il meteo è splendido anche se c’è un po’ di vento, dalle 7:30 fino all’ora di pranzo sono seduto davanti al computer per recuperare la pubblicazione degli articoli lasciati arretrati. Ovviamente la giornata è scandita “punto a punto” con un evento planetario … la finale dell’Australian Open 2024 a Melbourne con Jannik Sinner che dopo una “battaglia” al quinto set conquista il suo primo titolo Slam, proiettandolo verso l’olimpo del tennis mondiale!
Dopo pranzo provvedo a sistemare qualcosa nell’acquario e poi preparo lo scafandro per la serata. Devo sostituire il superdome che avevo montato ieri per scattare le foto in piscina ad Umberto Pelizzari e assemblare lo scafandro Nauticam NA-D850 di nuovo con il minidome Saga Dive ed il Nikon 8-15 mm. Nell’assemblare il tutto, colgo l’occasione anche per montare lo scafandro subacqueo per la Insta360 per provare a girare qualche video subacqueo, ma non sono convinto del risultato …
Solo alle 18 mi muovo da casa, aspettando che calino per bene le tenebre. Passo al garage e per strada non c’è nessuno … ma non perché ci sono solo 12°C di temperatura, ma solo perché è in corso la partita di calcio Lazio-Napoli.
Raggiungo il borgo di pescatori e parcheggio l’auto. C’è vento abbastanza intenso e c’è anche una discreta onda che entra nel porticciolo. Vado a controllare le condizioni dal muretto e mi rendo conto che si può entrare in acqua in tutta sicurezza. Provvedo quindi a vestirmi e prepararmi per l’immersione, ma solo dopo aver mandato un messaggio ai miei familiari alle 19.
La Luna è piena e la marea è bassissima e devo percorrere oltre venti metri prima di toccare l’acqua. Inoltre devo allontanarmi ulteriormente dalla spiaggia per riuscire a gonfiare il Gav per alleggerirmi del peso della bombola. Mi accorgo di aver dimenticato i guanti! Il problema non è tanto il freddo, ma il feeling con l’impugnatura della fotocamera che cambia notevolmente, per me i guanti sono indispensabili anche in estate!
L’onda che entra nel porto mi costringe ad immergermi prima di arrivare sulla punta della scogliera. Seguo il pendio degradante e vado in cerca di soggetti. Nel “canalone artificiale” creato dallo scavo di Terna per portare l’elettricità a Capri c’è tantissima immondizia ma anche alcuni soggetti interessanti. Ad esempio un bellissimo alcionario bianco detto anche “mano di morto”. Ne trovo un secondo esemplare più a fondo, dopo una sedia di plastica completamente colonizzata da ascidie e spugne. Recupero un accendino e vado oltre. Anche stasera non c’è “movimento” in mare. La temperatura dell’acqua è 15°C in profondità, un grado in più rispetto alla superficie. Stasera si vedono solo alcuni serpenti di mare Ophysurus serpens, anche se trovo altri “reperti” nuovi, come un’elica di fuoribordo sulla quale c’è un piccolo nudibranco Janolus cristatus.
Devo prestare attenzione a non graffiare l’oblò Saga Dive della mia fotocamera e contemporaneamente cercare di avvicinarmi il più possibile con la action-cam che ha un obiettivo grandangolare. Mi diverto così a filmare un serpente di mare e una stella marina corazzata che si insabbia. Raggiungo il WC e colgo l’occasione di girare un piccolo video, poi inizio lentamente il rientro a ridosso della scogliera. In superficie si vedono le onde, riemergo all’interno del porto e guadagno terra dopo una bella pinneggiata in superficie. Sono le 20:30 quando avviso casa e inizio a smontare le mie cose per tornare alla base.
I miei familiari sono a cena quando arrivo, mia moglie prepara per me mentre io effettuo il lavaggio dell’attrezzatura fuori al balcone. I guanti sono ancora lì appesi ad asciugare! Termino l’operazione in fretta perché ho una gran fame! Solo guardando le foto al computer mi accorgo che l’ultimo serpente di mare è il mio amico Pippo, riconoscibile dalla sua protuberanza carnosa sul muso!