Stamattina il cielo è nuvoloso. Esco per lavoro e arrivo a Napoli e mentre sono tra i viali del Policlinico Federico II di Napoli cade una pioggia impercettibile che non riesce a bagnare l’asfalto. Il cielo resta coperto ma la temperatura non è fredda. Mi incontro a pranzo con una neoassunta collega Novartis per conoscerla e per scambiarci alcune info lavorative, poi prima di rientrare verso Sorrento mi incontro “al volo” con la mia collega Claudia per farmi lasciare del materiale lavorativo senza nemmeno scendere dalle auto. Tornando verso casa mi fermo a controllare il mare.
A casa completo buona parte delle incombenze lavorative, chiudo la nota spese e lentamente comincio a preparare lo scafandro ma mia moglie mi ricorda che devo ancora andare al supermercato per la cena. Solo alle ore 19 quando rientro mi cambio per andare a fare l’immersione. Ho visto su Facebook un video del mio amico Andrea Montalbano ripreso sabato sera a Marina Grande e c’è una cosa interessante, anche se molto triste, da fotografare e che spero di trovare anch’io.
Arrivo al porticciolo e parcheggio l’auto, indosso la muta stagna e come al solio faccio uno scatto di prova a terra per verificare che sia tutto ok, i flash scattano entrambi come dovuto. Porto la fotocamera in acqua poi indosso la bombola, chiudo l’auto ed entro in acqua, anche stasera la marea è molto bassa, ma il mare è calmo piatto.
Provo a scattare un selfie con dietro le luci del borgo e … i flash non scattano! Provo a spegnere e riaccenderli, non succede niente. Stacco allora il cavo in fibra ottica e non vedo la luce all’interno del cavo! Maledizione. Sono indeciso sul da farsi … risalire o immergermi lo stesso. Ormai sono bagnato e devo lavare tutto comunque, a questo punto vado a fare la mia passeggiata sperando … di non trovare nulla di importante! Userò le lampade e le luci pilota dei flash per illuminare i soggetti, meglio di così non posso fare stasera.
Vado subito in cerca del soggetto che cercavo e dopo una piccola Alicia mirabilis ed una stella pentagono lo trovo grazie alle precise indicazioni del mio amico Andrea che me lo aveva segnalato. Un Gattuccio (Scyliorhinus canicula) morto è preda di paguri e murici, la scena è tristissima anche perché il pesce cartilagineo è di grandi dimensioni, lungo quasi un metro, pescato con un palamito ma poi gettato in mare come scarto.
Proseguo sul pendio fangoso e raccolgo un paio di occhiali rosa, poi trovo un alcionario bianco visto già altre volte. Una conserva di pomodori avariata è stata abbandonata sul fondo. La serata fortunatamente è scarna di incontri. Un bel paguro, poi un altro alcionario, raggiungo la gorgonia Leptogorgia sarmentosa e dietro trovo uno scorfano rosso che scappa via dopo le mie “attenzioni”. Recupero un artificiale da pesca e vedo anche una stella pentagono, una piccola seppia, una bacinella della pescheria, una scopa e poi un piccolo polpo che fa capolino dal collo di una bottiglia. Il giovane cefalopode prima si ritira all’interno, poi esce fuori e riesco a scattare una foto sulla mia mano.
Torno indietro e vado di nuovo in cerca del gattuccio per scattare delle altre foto, non essendo certo del risultato ottenuto utilizzando le lampade al posto dei flash elettronici. Risalgo in superficie al centro del porticciolo e scatto qualche foto a pelo d’acqua prima di rientrare a terra.
Sono le 21 quando avviso i miei familiari su whatsapp. Mi spoglio e torno a casa. Ricomincia una impercettibile pioggia mentre lavo tutta l’attrezzatura in terrazzo. Lascio a scaricare completamente le batterie dei flash SUPE ed apro lo scafandro, incredibilmente la luce nel cavo è visibile, sembra essere tutto ok, probabilmente saranno state le batterie scariche? Non saprei dire cosa è successo, ma nel dubbio, la prossima volta penso di rimontare i cavi elettrici!