Marco Gargiulo

#19 Cala di Puolo con Antonio – Immersione Notturna

Volge finalmente al termine una settimana lavorativa convulsa, spesso trascorsa a colloquio con i farmacisti ospedalieri e territoriali per risolvere alcuni problemi che si protraggono nel tempo. Il cielo nel frattempo è andato via via a riempirsi di nuvole ed anche la temperatura si è abbassata ma il mare è bello calmo già dalle prime ore del mattino. 

Avevo un appuntamento con il mio diving partner Gianluigi Di Maio, titolare del Punta Campanella Diving Sorrento, per uno shooting notturno, ma siamo costretti a spostarlo ai prossimi giorni. Contemporaneamente avevo allertato anche Antonio Mario che sarebbe venuto a fare da modello in apnea. Lo avviso del cambio di programma e mi accordo per portare anche un mono-bombola per lui.

L’appuntamento è per le 19 sotto casa sua. Inizio a preparare lo scafandro e sostituisco tutte e tre le batterie Duracell 2032 che lo equipaggiano per far funzionare il sistema vacuum e il trigger dei flash, visto che l’ultima volta ho avuto dei problemi nel farli scattare. Apparentemente ora è tutto in ordine, spero di non avere nuovamente problemi in acqua. Intanto nel cielo si vede la luna e le nuvole si diradano e si tingono di rosa.

Mentre sono in auto, squilla il telefono, è uno dei miei più cari amici cardiologi che ha bisogno della mia assistenza! Sono dispiaciuto nell’essere costretto a rimandare a lunedì mattina, visto che sono ormai pronto per andare in acqua. Raccolgo l’attrezzatura di Antonio che mi aspetta sotto casa sua e andiamo a Puolo. Parcheggiamo l’auto e qui giù regna una grande pace. Antonio mi ha seguito con il suo scooter e con la muta da apnea già indossata. Completiamo la vestizione e poco dopo le 20 siamo in acqua. La visibilità all’interno della scogliera è a dir poco pessima, sembrava tutt’altro guardandola dalla superficie. Nuotiamo fino alla punta della scogliera e ci immergiamo, la visibilità è leggermente migliorata.

Siamo subito sulla distesa di sabbia finissima e dopo aver “scavalcato” una rete in pesca, incontriamo due pesci serpente e poi una bella mazzancolla. Raggiungiamo la zona pietrosa e qui invece c’è una grande stella pentagono.

Siamo ad oltre 30 metri di profondità e così iniziamo a risalire un poco, anche perché a questa batimetria diventa impossibile raccogliere qualche pesciolino per l’acquario di Antonio, lo faremo in fase di rientro nei primi metri d’acqua. Torniamo sul sabbione e ci sono alcune grandi stelle corazzate. Mi ricordo di non aver scattato una foto con il mio compagno, così lo faccio durante la nostra traversata verso terra, costeggiando la scogliera rocciosa.

Vediamo una polpessa che aveva intenzione di catturare un paguro, ma probabilmente le abbiamo rovinato la cena disturbandola con le nostre lampade. Individuo anche una piccola corvina ma non riesco a fotografarla perché sparisce subito tra le alghe. Non mancano nemmeno i pesci lucertola, alcuni di dimensioni veramente notevoli. 

Ad un tratto sul fondale si vedono da lontano tante “palline” marroni … mi avvicino e sembrano i semi di Posidonia oceanica e invece sono … olive! 

Prendiamo qualche pesciolino con il retino e poi rientriamo all’interno del porto dove si iniziano a vedere gli inesorabili segni della presenza umana … una scopa, una cassetta, grovigli di cime e materiali vari buttati in mare. Qui troviamo la seconda mazzancolla, ancora più grande della prima, un grande tordo pavone addormentato ed un piccolo polpo.

Raggiungo Antonio che è già vicino alla scaletta e aspetto che salga su per passargli la fotocamera e le due bombole. Completiamo la sistemazione delle attrezzature nelle borse poi io mi spoglio mentre lui aspetta per aiutarmi in caso di difficoltà con l’auto nella tortuosa e ripida salita. Fortunatamente con una complessa serie di manovre riesco a superare il punto critico e raggiungo il piazzale del parcheggio dove saluto il mio amico. Lui va a casa a fare la doccia io invece ho appuntamento con suo figlio Thomas in Piazza Tasso per portargli il secchio con i tre pesciolini da mettere nell’acquario. 

La serata non è stata particolarmente esaltante sotto l’aspetto fotografico, ma piacevolissima per la compagnia subacquea. Bisognerà riprovare nei prossimi giorni, magari cambiando ancora punto d’immersione!

 

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