E’ difficile svegliarsi presto la mattina dopo una serata trascorsa a mare, ieri sera infatti ero in apnea con Thomas Mario alla spiaggia Caterina di Sant’Agnello. Peccato per lo scarso risultato fotografico realizzato.
Mi alzo dal letto e devo necessariamente radere la barba, ieri sera entrava tanta acqua nella maschera. Provvedo anche a sostituire l’oblò dello scafandro, tolgo il superdome e rimonto il minidome Isotecnic da 4,5”. Devo comunque sbrigarmi perché l’appuntamento è per le 8:30 al Punta Campanella Diving Sorrento e non mi piace arrivare in ritardo. Ho anche il dubbio dell’attrezzatura da usare, deciderò al momento di prenderla dal garage. Mi fa perdere un po’ di tempo anche il mio colon sofferente, ma pazienza.
Arrivo in orario al diving, alla fine ho deciso ed ho preso la muta stagna in neoprene ed il nuovo sotto muta della Squame. Quando arrivo non trovo subito posto per lo scooter, sistemo la mia attrezzatura e poi dopo aver indossato la muta vado a spostare il mio motociclo in un posto che finalmente si è liberato.
Al comando delle operazioni oggi c’è Lisa, con lei ci sono Daniels e un nuovo componente dello staff Andrea, ma c’è anche il mio amico Salvatore ed alcuni clienti stranieri. Imbarchiamo dalla banchina e navighiamo verso Punta Campanella dove effettueremo la prima immersione.
Devo scendere a sistemare la cima di ormeggio alla boa sommersa e quando mi preparo mi accorgo di avere una sola frusta per il Gav e non quella per la muta stagna! Maledizione, fortunatamente riesco ad ovviare anche se l’unica frusta disponibile è molto corta per collegarla alla valvola della muta.
Dopo aver ormeggiato attendo Salvatore ed andiamo allo Scoglio Proteso. L’acqua non è limpida e durante i 9 minuti di navigazione subacquea incontriamo anche una rete in pesca che prontamente segnalo a Salvatore per evitarla. Finalmente da lontano riesco a scorgere lo scoglio e mi dedico a qualche scatto in lontananza poi mi avvicino e lo aggiro ed aspetto l’arrivo anche di Salvatore.
Ci fermiamo alcuni minuti intorno allo scoglio ricco di spugne gialle ma poi dobbiamo risalire a quote più basse. Costeggiamo la parete fino ad arrivare alla grotta a 8 metri ma oggi ci sono pochi pesci all’interno. Effettuiamo un ulteriore spostamento verso il faraglione dove ci sono le margherite di mare e vedo anche rientrare Lisa, Daniels e i clienti. Scatto ancora qualche foto qui e poi rientro verso la boa per risalire tutti insieme.
Non appena sono tutti a bordo, ci spostiamo alla cala di Mitigliano per effettuare la sosta snack e fare la pipì. Mi sono già bagnato il sotto muta un po’ ma maldestramente mentre sciacquo le mani in acqua mi bagno mezza manica sinistra. Ci prepariamo alla navigazione per raggiungere Cala di Puolo dove effettueremo la nostra seconda immersione.