Dopo la prima immersione allo Scoglio Proteso e la sosta tecnica a Cala di Mitigliano siamo pronti ad immergerci qui a Puolo. Ahimè sono tutto bagnato dopo la prima immersione. Andrea il barcaiolo ci lascia sulla punta e ci immergiamo facendo prima un giro verso l’esterno per poi ritornare indietro all’interno della baia.
L’acqua anche qui è abbastanza torbida, ci sono però tante alici. Lungo la parete in una piccola grotta vedo due piccole corvine e due cernie. C’è anche anche un grosso vermocane mentre tra le foglie di posidonia non riesco a trovare nessun pesce ago o cavalluccio marino.
Ho abbastanza freddo e l’impellenza di urinare; gli ultimi minuti d’immersione sono una sofferenza nonostante mi sia spinto sul sabbione in cerca di soggetti particolari (rana pescatrice che di questi tempi è possibile avvistare in questo posto).
Ritorno dopo 45 minuti in superficie e cerco di accelerare le operazioni di rientro in barca per assolvere al bisogno fisiologico urgente. Negli ultimi minuti prima di risalire vedo una serie di esche in pesca ed una seppia che Salvatore sta inseguendo per fotografarla. Solo dopo essermi spogliato e “liberato” riesco a godermi il sole e la temperatura piacevolissima della giornata soleggiata odierna.
Rientriamo al porto dove ci aspetta Antonino che ha appena inaugurato il suo nuovo ristorante sulla banchina e raggiungiamo il diving per il lavaggio delle attrezzature. Quando mi spoglio mi accorgo di essere bagnato fino alle mutande, fortunatamente avevo il ricambio di tutto tranne di queste ultime. Dopo aver salutato i miei amici e sistemato l’attrezzatura a dimora per la stagione estiva e risalgo sullo scooter. Arrivo a casa ma le mie donne sono uscite, mi dedico al lavaggio dello scafandro e della muta che non avevo fatto al diving, poi vado a fare la doccia e mi organizzo per mangiare qualcosa.