La nottata trascorre in bianco: prima il singhiozzo, poi una zanzara che mi ha punto e tormentato per tutta la notte. Non avendo una pomata idonea, metto il dentifricio sulle punture e più volte mi sono alzato durante la notte. Per la disperazione alle 6 scendo dal letto ed esco fuori in terrazzo, c’è un poco di foschia ed umidità e il sotto-muta che avevo lasciato fuori ad asciugare ieri sera è ancora tutto bagnato. Oggi si conclude il workshop e non è prevista nessuna immersione ma una ultima sessione teorica in aula. Sarà l’occasione per riposare un poco in previsione della notturna.
Resto fuori al terrazzo a scrivere appunti sul blog con gli uccellini che cinguettano ovunque. La temperatura comunque è bella fresca, non riesco a stare molto, anche se con il sole che pian piano si alza si inizia a stare meglio. Aspetto che Mimmo si prepari e scendiamo al bar alle 7:30 dove ci sono già Andrea e Domy. poi alle 8 torniamo al diving per lavare le attrezzature subacquee dalla sabbia e ricaricare le bombole. Gli allievi arrivano al diving a ricomporre le borse prima della partenza.
Godiamo del piacevole intrattenimento musicale di Bruno Petruzzella e poi ci spostiamo al Naif dove Mimmo e Domy effettuano l’ultima sessione del workshop che termina alle 12, poi ci sediamo a tavola fino alle 13:30. Al termine salutiamo tutti i partecipanti che rientrano alle loro case.
Torniamo al diving e vado a prendere la fotocamera dallo scafandro, Domy mi presta il suo obiettivo zoom 600 mm e con Mimmo vado a fotografare gli uccelli. L’esperienza è divertentissima … andiamo alla salina e restiamo a fotografare lì fino alle 17 e, nell’avvicinarmi ad un fenicottero, metto un piede nelle sabbie mobili e sprofondo nella melma nera per 25 cm. Il prof mi aveva avvisato, ma mi sono distratto preso dalla “caccia” ai volatili.
Alla fine qualche uccello l’ho portato a casa, intanto il vento è forte e si è formata onda qui allo Scoglio Bianco. Torniamo al diving e mentre Mimmo fuma un sigaro con Domy, io salgo a lavare le scarpe ed il pantalone, poi vado a montare nuovamente la fotocamera nello scafandro per la notturna che faremo più tardi. Alle 18 scendo al diving dai miei amici ed iniziamo a prepararci. Appena pronti ci muoviamo con le auto con direzione San Gregorio.
Entriamo in acqua e ci incamminiamo sulle dune sabbiose. Incontro di nuovo un capone gavotta, che ho visto solo in questo specifico sito e poi un pesce civetta. Sono sempre presenti i pesci trombetta, si vede una bella mazzancolla e poi di un capone ubriaco e di nuovo un pesce civetta. Non mancano anche le stelle Luidia ciliaris che dalle mie parti rappresentano una vera rarità. L’aria nelle bombole finisce sempre troppo presto qui a Saline Joniche, il suo mare è ricco di presenze interessantissime e foriero di grandi emozioni subacquee. Nell’uscire dall’acqua, sospinto dalle onde, cado rovinosamente in avanti con in mano la fotocamera1 Maledizione, finisco con l’oblò minidome Isotecnic sui sassi e mi accorgo di aver graffiato la cupola. E’ buio e non riesco a valutare a pieno il danno. Un vero peccato perché lo avevo acquistato da poco! Spero che il mio amico Rosario Scariati possa riportarlo all’originale splendore!
Al termine dell’ immersione di svestiamo e poi ci spostiamo da San Gregorio per tornare a Saline Joniche per andare a cenare al Pub. La birra non manca, così come le pietanze ricche di colesterolo … ma noi siamo allenati e non ci tiriamo indietro davanti al cibo!