Il mio sonno è stato disturbato da un gran raffreddore che mi affligge da giorni. Mi sveglio più volte durante la notte e, quando suona la sveglia alle 7, è un colpo al cuore perché avevo finalmente iniziato a dormire profondamente. Mi alzo e, insieme a me, anche mia figlia Lidia, che ha l’ultimo giorno di scuola. Le do un passaggio con lo scooter mentre mi dirigo verso Marina Grande. Il cielo è sereno e anche il mare è bellissimo.
Ieri i miei amici mi hanno mostrato un video di una rana pescatrice avvistata la settimana scorsa, mentre ero a Civitavecchia per la giuria di una gara selettiva di fotosub. Oggi spero di ritrovarla. Arrivo al Punta Campanella Diving, dove c’è grande fermento: i due gommoni, Marangone e Berta, sono pronti a uscire in mare. Passo a prendere il caffè al bar per i miei amici e poi inizio a vestirmi. Appena siamo pronti, saliamo a bordo di Marangone. Lisa è ai comandi e in acqua con me ci sono Roberta e Alessandra, mentre su Berta, con ai comandi Andrea, ci sono Daniels e Luise.
Partiamo dal porto e raggiungiamo Cala di Puolo. Mi tuffo in anticipo rispetto al gruppo e inizio a esplorare la parete in cerca del “mostruoso” pesce pescatore. La mia ricerca è vana, entro anche nella grotta in cerca di crostacei, mentre in una piccola spaccatura ci sono due piccole corvine.
Costeggio la parete fino quasi alla spiaggia e all’improvviso vengo avvolto da un folto banco di ricciole che mi girano intorno per qualche minuto, prima di sparire nell’acqua molto torbida del basso fondale.
Risalgo in superficie e rimonto a bordo del gommone, quando sono tutti su ci spostiamo più all’interno della baia per effettuare la nostra sosta e consumare uno snack. Ci raggiunge anche Berta che è di ritorno da Cala di Mitigliano. Dopo una mezz’ora ed il cambio delle bombole ci spostiamo verso Punta del Capo per effettuare la nostra seconda immersione.
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